La proposta legislativa della Commissione sarà ora oggetto di negoziato con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea in vista della sua definitiva adozione
Mercoledì 5 luglio, la Commissione europea ha proposto obiettivi obbligatori nazionali per ridurre lo spreco alimentare pro-capite nel periodo 2020-2030. L’obiettivo è diminuire del 30% gli sprechi alimentari in ristoranti, mense e famiglie, e del 10% nell’industria alimentare.
Secondo una nota della Commissione, attualmente nell’Unione Europea vengono sprecate quasi 59 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, corrispondenti a 131 kg pro-capite. Questo spreco alimentare ha un valore di mercato stimato di 132 miliardi di euro.
Più della metà degli sprechi alimentari (53%) è generata dalle famiglie, seguita dal settore di trasformazione e manifatturiero (20%).
Secondo le stime della Commissione europea, raggiungere gli obiettivi proposti comporterebbe un risparmio annuale di 400 euro per una famiglia media composta da quattro persone. È prevista una revisione nel 2027 per valutare la possibilità di accelerare il processo, considerando che l’Unione Europea e i suoi Stati membri hanno aderito all’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030.
Il Centro comune di ricerca ha contribuito alla preparazione della valutazione d’impatto a sostegno della proposta legislativa, raccogliendo dati sulle attività di prevenzione dello spreco alimentare e analizzando gli impatti ambientali, economici e sociali dei diversi livelli obiettivo.
Il commento di Paolo Gentiloni, Commissario Eu per l’Economia
“Oggi (5 luglio 2023) abbiamo adottato una proposta per ridurre lo spreco alimentare. Ogni anno 59 milioni di tonnellate in Europa. 131 kg sprecati a testa………….“
La proposta legislativa della Commissione sarà ora oggetto di negoziato con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea in vista della sua adozione da parte dei colegislatori secondo la procedura legislativa ordinaria (codecisione).
Obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre lo spreco alimentare: Too Good To Go accoglie con favore la proposta dell’UE
Too Good To Go ha partecipato attivamente al processo di consultazione della Commissione europea, auspicando e proponendo obiettivi ambiziosi per ridurre gli sprechi alimentari dalla terra alla tavola
Gli obiettivi proposti dalla Commissione prevedono una riduzione del 10% per il settore manifatturiero e una riduzione del 30% per i settori della ristorazione e della vendita al dettaglio (ristoranti, servizi alimentari e famiglie), entro il 2030.
Too Good To Go, l’azienda certificata B Corp a impatto sociale e il più grande mercato al mondo per le eccedenze alimentari, accoglie con favore la proposta della Commissione europea di fissare obiettivi giuridicamente vincolanti per la riduzione degli sprechi alimentari in tutta l’Unione Europea. L’azienda sostiene inoltre il passaggio da obiettivi non vincolanti a obiettivi giuridicamente vincolanti come approccio più deciso alla sfida dello spreco alimentare. Too Good To Go sottolinea che la proposta di legge rappresenta un passo importante verso la riduzione degli sprechi alimentari, nonché un contributo a un sistema alimentare più sostenibile.
Solo nel 2022, Too Good To Go ha contribuito a evitare lo spreco di oltre 79 milioni di pasti.
Il commento di Mette Lykke, CEO di Too Good To Go
“Too Good To Go è un partner affidabile per rivenditori, bar, ristoranti e produttori nel loro impegno attivo per ridurre gli sprechi alimentari. Ci auguriamo di continuare a sostenere i nostri 145.000 partner attivi per ridurre ulteriormente le loro eccedenze alimentari, aiutando così i Paesi a raggiungere i nuovi obiettivi dell’UE e ad avere un impatto positivo sul pianeta”, ha dichiarato Mette Lykke, CEO di Too Good To Go.
Un impatto positivo lungo tutta la filiera
La proposta di legge vedrà una revisione della direttiva quadro sui rifiuti e mira a ridurre la produzione di sprechi fissando obiettivi specifici per i diversi settori della filiera alimentare.
“Lo spreco alimentare è una grande sfida per tutta la filiera. Sebbene il nostro mercato abbia già aiutato i partner a evitare che 239 milioni di pasti andassero sprecati, riconosciamo che molto cibo fresco viene ancora sprecato. Per ottenere un impatto su scala, la nostra offerta deve essere continuamente rinnovata, come abbiamo fatto alla fine del 2022 con il lancio di Box Dispensa, una soluzione che consente ai produttori di creare valore partendo dalle eccedenze alimentari, e con l’acquisizione di CodaBene, una start-up tech francese che aiuta le aziende a gestire meglio il proprio inventario“, ha aggiunto Mette Lykke.
Ispirare e responsabilizzare tutti a combattere insieme lo spreco alimentare
In qualità di sostenitore del cambiamento con la missione di ispirare e responsabilizzare tutti a combattere insieme lo spreco alimentare, Too Good To Go ha partecipato attivamente al processo di consultazione della Commissione europea che ha portato alla proposta. Too Good To Go ha contribuito con un position paper che propone obiettivi ambiziosi per la riduzione dello spreco alimentare dalla terra alla tavola. Gli obiettivi proposti dalla Commissione prevedono una riduzione del 10% per l’industria alimentare e del 30% per ristoranti, servizi mensa e famiglie, entrambi da raggiungere entro il 2030.
Sfruttando il suo portafoglio di prodotti e una forte community di 81 milioni di utenti registrati e 145.000 aziende attive in 17 Paesi in Europa e Nord America, Too Good To Go è pronta ad aiutare le aziende a raggiungere i prossimi obiettivi fissati dalla proposta di legge dell’UE e a continuare a dimostrare che essere una forza positiva è positivo anche per il proprio business.
Mentre la proposta di legge avanza nel processo legislativo, Too Good To Go continua a impegnarsi attivamente con i responsabili politici a livello europeo e nazionale. L’azienda resta impegnata nella promozione della riduzione degli sprechi alimentari e nell’offerta di soluzioni vantaggiose per tutti.
Ridurre gli sprechi alimentari a livello domestico con un’etichettatura corretta
Dal 2019, Too Good To Go affronta attivamente anche la sfida dello spreco alimentare derivante dalla confusione riguardo le etichette delle date di scadenza. Il 50% dei consumatori europei si dichiara confuso dalla differenza tra “da consumarsi entro”, “da consumarsi preferibilmente entro” e “da vendersi entro”. L’errata interpretazione di queste etichette è responsabile di circa il 10% degli sprechi alimentari nell’UE (CE, 2018).
Nell’ambito del suo impegno attivo per contribuire a ridurre gli sprechi alimentari nelle famiglie, Too Good To Go ha creato una potente coalizione con alcune delle principali aziende di beni di consumo del mondo per incorporare le Etichette Consapevoli personalizzate sulle confezioni dei prodotti. Le etichette di Too Good To Go aiutano i consumatori a capire che un prodotto scaduto potrebbe essere ancora commestibile, incoraggiando così le persone a fidarsi dei propri sensi e a valutare il cibo in base al suo “aspetto, odore e sapore” prima di buttarlo.
Nel 2023, si prevede che l’Etichetta Consapevole di Too Good To Go sarà presente su circa 6 miliardi di confezioni di prodotti in 13 mercati europei, grazie alla partnership con 465 brand.
5 febbraio: Giornata nazionale contro spreco, ecco Il decalogo antispreco di Fondazione Barilla
Consigli antispreco del Food Sustainability Index. ovvero l’indice realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit che utilizza una metodologia in grado di rendere comparabili i dati a livello mondiale e ci restituisce una fotografia ancora più dettagliata del fenomeno.
Dall’Index emerge che, rispetto alla media europea di 58kg all’anno, gli italiani generano ancora una quantità piuttosto alta di sprechi alimentari. Leggere su Gustoh24