Il ruolo che svolge l’Associazione Nazionale Donne dell’Olio
L’Associazione Nazionale Donne dell’Olio è nata nel 2000, ha sede a Milano ed è diventata nel tempo una APS – Associazione di Promozione Sociale, per fronteggiare le sfide e le opportunità del turismo dell’olio e promuovere la conoscenza dell’olio extravergine d’oliva a trecentosessanta gradi.
Queste donne si propongono infatti di promuovere la cultura e la conoscenza dell’olivicoltura e dell’olio, di sostenere la custodia dell’ambiente e del paesaggio, di generare opportunità inclusive e sinergie professionali in tutta Italia.
Giulia Mura (Oleificio Pelau) è Delegata d’Area per La Sardegna, le altre Delegate d’Area in tutta Italia sono Gabriella d’Amico per Valle d’Aosta e Piemonte; Maria Grazia Bertaroli per Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto; Antonietta Mazzeo rappresenta Emilia-Romagna e Marche. Per Liguria e Toscana c’è Martina Rusconi Clerici; per Umbria; per Lazio, Abruzzo e Molise Micaela Parziale. Per Puglia, Campania e Basilicata è delegata d’area Merilù Barbaro; infine per la Calabria vi è Maria Grazia Barone mentre Valentina Blunda rappresenta la Sicilia.
Tra i progetti in campo dell’associazione EXTRACUOCA, il primo Concorso che ha puntato tutto sull’extra vergine, sulle cuoche professioniste e sul sapere dell’olio nella ristorazione.
E poi MixOILogy, che unisce l’arte della mixology ai profumi e sapori dell’olio evo. È un formatdi edutainment ideato e coordinato dall’Associazione e realizzato anche in eventi internazionali come il SOL di Verona, luogo d’esordio nel 2024. Il format mixOILogy prevede la conduzione parallela di un bartender e di una Donna dell’Olio per la creazione-show cooking-degustazione di drink all’olio.
E ancora EXTRATASTING, format progettato su misura per chi opera nella comunicazione, nell’impresa, nell’ospitalità, molto più di un corso di assaggio; spettacolare EVO & EVA, uno dei primi progetti dell’Associazione, che da subito ha collegato olio e benessere, allargando il campo dalla nutrizione alla cosmesi naturale e biologica, tracciando le innovazioni del settore.
Giulia Mura, Delegata regionale dell’Associazione
L’ Associazione Nazionale Donne dell’Olio è in continua crescita ne fanno parte produttrici di tutta l’Isola, appassionate di olio, giornaliste, sommelier, cuoche, imprenditrici olivicole e vitivinicole, ristoratrici, appassionate di turismo dell’olio e del vino, ricercatrici e studiose del settore. Recentemente è stato siglato proprio in Ogliastra un importante Accordo tra le Donne dell’olio e l’associazione Città dell’Olio per azioni sinergiche che coinvolgano le aziende italiane del settore.
Giulia Mura Delegata della Sardegna, esperta in turismo dell’olio e del vino, accoglie ogni anno centinaia di cultori del buon olio e vino, del buon vivere e dell’alimentazione sana nell’azienda familiare, Pelau, fondata dal padre, che produce anche vini DOC, come il Cannonau di Jerzu che è famoso in tutto il mondo, e fiore all’occhiello della vitivinicoltura sarda.
Giulia sta dando vita con i suoi fratelli anche all’Accademia Aziendale, una Scuola Alta Formazione cofinanziata dalla Comunità Europea, dal Ministero della Cultura e dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
L’Accademia proporrà convegni, incontri, alta formazione nel settore dell’olivicoltura e della vitivinicoltura, della produzione di olio evo, della cosmesi naturale, della cucina e della pasticceria; unica in Sardegna nel suo genere è destinata a diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati ed addetti ai lavori. Sarà ospitata in una location d’eccezione, il casale di Josto Miglior, pioniere della vitivinicoltura sarda. Sarà una academy del food a tutto tondo, con stretti rapporti con la neonata Associazione Nazionale Sardegna Donna, di cui Presidente – afferma Giulia: “garantirò ampia collaborazione con l’associazione Menù Deleddiano”.
Menu Deleddiano celebra il connubio Grazia Deledda e cibo attraverso momenti convegnistici, e degustativi ispirati alle parole che la scrittrice Premio Nobel per la Letteratura spese sulla cucina sarda nelle proprie opere.
Sarà dato rilievo anche al mondo del vino con molteplici iniziative, visto che Giulia oltre ad essere produttrice è anche Donna del Vino e Donna della Vite.
L’altra missione è costruire rapporti e sviluppare partnership internazionali, con i produttori d’olio di tutto il Bacino del Mediterraneo. Per fare questo Giulia viaggia, incontra, stringe alleanze; la scorsa estate, ad esempio, si è recata ad Ikaria, deliziosa isola greca, Blue Zone come la sua Ogliastra, per promuovere l’associazione e l’olio evo d’Ogliastra, uno degli elisir di una lunga vita in salute a detta di molti esperti.
L’azienda Oleificio Pelau e la missione di Giulia
La sub regione dell’Ogliastra, come dice il nome stesso, è terra di uliveti plurisecolari e di vigneti del blasonato Cannonau; qui tra Cardedu e Jerzu sorge l’azienda di famiglia dove si producono vini di alta qualità, rossi e bianchi, cui si è aggiunto l’oleificio che utilizza gli uliveti secolari di cui è ricca la zona.
L’Oleificio Pelau è un’azienda biologica ed ecosostenibile, con recupero degli scarti, produzione di biogas e biomasse. Le olive vengono raccolte esclusivamente a mano per un’offerta di olio extravergine non filtrato dai profumi morbidi e delicati fino ad arrivare ai più intensi e saporiti. L’olio prodotto è DOP, certificato biologico e Kosher.
Giulia si occupa anche dell’accoglienza dei turisti, che visitano l’Ogliastra in cerca di autenticità, bellezza e prodotti genuini, proponendo un prodotto turistico che comprende la visita guidata all’azienda, la degustazione dei propri prodotti, l’olio e i vini “Tarei”, “Patriarca” entrambi Cannonau DOC, e il Vermentino “Le Grazie”, insieme alle eccellenze alimentari del territorio. L’azienda ospita associazioni, gruppi, scuole di ogni ordine e grado, per avvicinare le persone al magico mondo dell’olio di qualità e renderle consapevoli delle caratteristiche organolettiche, nutrizionali e funzionali di questo prezioso condimento, conosciuto da sempre eppure ancora poco valorizzato.
La mia idea – ci dice Giulia – è promuovere la cultura dell’olio a tutto tondo, e diffondere ancora maggiormente nella mia Sardegna la cultura degli abbinamenti, della carta dell’olio, in modo che se ne capisca bene il valore e se ne promuova un uso consapevole a tavola, facendo così conoscere il nostro olio, che è squisito e salutare, e merita di essere valorizzato al massimo.