La manifestazione in programma dal 17 al 23 giugno è stata presentata al Garum, Biblioteca e Museo della Cucina a Roma. “Con questo progetto il Lazio diventa hub strategico per il comparto”, ha detto l’organizzatore di Vinòforum, Emiliano De Venuti
Sarà il Circo Massimo il prestigioso scenario della 21esima edizione di Vinòforum (17-23 giugno), una novità annunciata con soddisfazione dall’organizzatore Emiliano De Venuti nel corso della conferenza stampa di presentazione presso Garum, Biblioteca e Museo della Cucina che si affaccia proprio su quel Circo rimasto nella Storia come lo stadio più grande del mondo antico. “La scelta del Circo Massimo come palcoscenico della nuova edizione – ha detto De Venuti – fa parte di un progetto che Vinòforum condivide con le istituzioni del territorio e che vede il Lazio diventare hub strategico per un comparto che, solo a Roma, conta oltre 40mila imprese tra agricoltura, industria, distribuzione e ristorazione”.
Ma soprattutto, come è stato rimarcato dalle numerose personalità intervenute alla conferenza stampa – dall’assessore all’agricoltura, ambiente e ciclo rifiuti del Comune di Roma Sabrina Alfonsi, all’assessore al bilancio, agricoltura e sovranità alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini, al commissario straordinario Arsial Massimiliano Raffa, per continuare con il presidente della Fondazione Banfi e presidente di Banfi srl Rodolfo Maralli e l’antropologo Ernesto di Renzo -, la nuova sede dalla storia millenaria che accoglierà i produttori e il pubblico della manifestazione enologica più importante del Centro-Sud, risulta quanto mai in sintonia con il legame indissolubile che da sempre unisce la capitale al vino, sin dai tempi dell’Antichità, quando i soldati romani accompagnavano le loro conquiste piantando viti sui nuovi territori dell’Impero.
Le istituzioni territoriali presenti alla conferenza stampa non hanno inoltre mancato di rimarcare l’importanza della manifestazione per valorizzare le produzioni d’eccellenza enogastronomiche di Roma e Lazio, sottolineando anche il richiamo turistico legato a eventi del genere. “Saremo presenti a Vinòforum – ha sottolineato Sabrina Alfonsi, assessore all’Agricoltura, ambiente e Ciclo rifiuti della Giunta Gualtieri – per sottolineare da un lato l’importanza strategica che il territorio della capitale e della sua città metropolitana ricoprono per il settore vitivinicolo ed enoturistico, a partire dal ruolo che sta svolgendo il nostro Consorzio Roma DOC, e dall’altro per segnalare, ai produttori e alle realtà imprenditoriali del settore, che le istituzioni del territorio nel loro complesso sono al loro fianco”.
“Sono felice di annunciare la presenza della Regione Lazio a Vinòforum – ha dichiarato Giancarlo Righini, assessore bilancio, agricoltura e sovranità alimentare del Lazio – in un contesto di assoluta eccellenza nel quale vogliamo ribadire il nostro impegno nel promuovere la viticoltura di qualità. Attraverso iniziative mirate ed efficaci intendiamo sostenere la crescita e la visibilità delle nostre aziende, promuovendo una produzione sostenibile e di alta qualità che rifletta l’identità unica della nostra regione”.
Massimiliano Raffa, commissario straordinario di Arsial, ha sottolineato come “La nostra presenza alla manifestazione rispecchia la nuova strategia di promozione dell’Agenzia sulla base della quale intendiamo valorizzare le aziende, le produzioni di qualità e gli imprenditori che meglio hanno investito e che vorranno, a loro volta, avere Arsial al fianco in veste di partner e acceleratore. Crediamo molto nel mondo del vino e nella sua capacità unica di esprimere i valori e le peculiarità di un territorio. Attraverso strategie innovative e azioni di livello internazionale, vogliamo contribuire al successo delle imprese e dell’enologia del Lazio, promuovendo una presenza forte e distintiva sui mercati“.
Rodolfo Maralli, presidente della Fondazione Banfi e presidente di Banfi slr, presente a Vinòforum sin dalla prima edizione, ha evidenziato l’importanza delle manifestazioni enogastronomiche per la valorizzazione delle produzioni di qualità e il cambiamento che questo tipo di appuntamenti ha avuto negli anni, sottolineando come Vinòforum sia stato in grado di adeguarsi e soddisfare i nuovi gusti e le nuove esigenze del pubblico.
In chiusura l’intervento di Ernesto di Renzo, docente di antropologia del gusto all’Università di Roma Tor Vergata. “Portare il vino al Circo Massimo – ha detto l’antropologo – significa riportare il vino nella sue sede storica. Il vino è cultura al quadrato. Il vino è terra, è agricoltura, Roma è agricoltura e, per sillogismo, possiamo dire che Roma è il vino”.