L’edizione 2024 dell’evento gastronomico e culturale che racconta un’altra Sardegna è in programma dal 27 ottobre al 22 dicembre e toccherà 8 comuni di Trexenta e Sarcidano, regioni storiche della Sardegna centro meridionale. Creta è l’ospite d’onore della XI edizione

 

Saboris Antigus, è un viaggio tra le eccellenze del territorio e l’ospitalità della Trexenta e del Sarcidano, regioni storiche della Sardegna centro meridionale. La manifestazione, nata nel 2013 come evento enogastronomico orientato alla promozione dei prodotti del territorio, ha permesso di far conoscere a livello regionale e nazionale tutte le ricchezze di questo territorio: dalle festività e tradizioni popolari, ai monumenti storici, dalle ricette dei piatti tipici che si tramandano da generazioni, alla lavorazione dei diversi prodotti che contraddistinguono i comuni coinvolti,  riuscendo ad attrarre numerosi visitatori  e stimolandoli a tornare in questi luoghi.

Gergei. Preparazione de Su Succu. Foto Lorenzo Naitza

Gli otto appuntamenti in programma

Dal 27 ottobre al 22 dicembre sono in programma otto appuntamenti, in altrettanti comuni del territorio. Si parte il 27 ottobre a Gergei poi a seguire Selegas (3 novembre), Serri (10 novembre), Siurgus Donigala (17 novembre), Gesico (24 novembre), Suelli (1 dicembre), Guasila (8 dicembre), Nurri  (15 dicembre), poi ultimo evento il 22 dicembre a Mandas.

Serri. Foto Lorenzo Naitza

Negli otto “incontri di cibi e di persone” si celebrerà il legame tra la cultura sarda e quella cretese. Realtà distanti 1500 e passa chilometri in linea d’aria. Due isole la cui storia è legata al loro mare stupendo e a un clima particolarmente favorevole, che ne hanno formato gli uomini, le tradizioni, la cultura. E che, in qualche modo, le hanno rese simili.

Particolare attenzione alla sostenibilità

L’edizione di quest’anno vuole anche porre particolare attenzione verso tutti gli aspetti legati al mondo della sostenibilità, promuovendo l’utilizzo di ingredienti biologici e a filiera corta, la conservazione delle risorse naturali e uno sviluppo diffuso, sostenibile e duraturo grazie soprattutto al coinvolgimento dei numerosi produttori presenti sul territorio. Durante la rassegna verranno utilizzati prodotti compostabili (posate, piatti, bicchieri, tovaglioli) che ridurranno l’accumulo di rifiuti nell’ambiente e semplificheranno il loro smaltimento, e verrà inoltre incentivata la raccolta differenziata dei rifiuti, grazie alla distribuzione strategica nel territorio di contenitori in materiale riciclabile.

Mandas. Foto Ettore Cavalli

La Sardegna si scopre  gastronomicamente gemellata con Creta

Prima del 27 ottobre è in programma una interessante anteprima di connessione interculturale. Teatro della preview,  Nurri (25 ottobre) e Selegas (26 ottobre). Al centro della due giorni ci sono le inaspettate affinità tra la Sardegna e l’Isola di Creta. Qui il cibo si fa mezzo di racconto, veicolo di costruzione di legami e strumento di relazione tra territori apparentemente lontani.

Un legame nuovo che ha origini lontane

Nurri e Selegas daranno quindi il benvenuto a Creta, per suggellare un inedito gemellaggio tra i due territori e celebrare quella che è la Regione Ospite della manifestazione sarda per il 2024Creta – eletta Regione Europea della Gastronomia per il 2026 – condivide infatti con la Sardegna non solo il ricco patrimonio culturale e archeologico (nel santuario nuragico di Serri sono stati ritrovati alcuni reperti di origine cretese, a testimonianza di connessioni antichissime), ma anche una spiccata vocazione agricola e cerealicola d’eccellenza che ha permesso nei secoli di costruire una tradizione culinaria che ha moltissimi punti in comune con quella sarda.

Tante le affinità gastronomiche

Il Chodro cretese (in greco, χόνδρο), ad esempio (un prodotto tipico della cucina locale, una sorta di pasta realizzata con latte acido e grano grosso) ricorda moltissimo la fregula sarda, rivelando una fortissima e antichissima connessione tra le due tradizioni gastronomiche. Ci sono poi i tipi di pane, ma anche prodotti come le lumache e l’olio d’oliva, di cui entrambe le isole possono vantare una produzione storica d’eccellenza.

Queste e altre affinità verranno raccontate durante un’esperienza di ascolto e condivisione, in cui verranno coinvolti alcuni chef cretesi che, insieme ai loro colleghi sardi, dimostreranno ai fornelli questa antica similitudine tra le due isole, accompagnati da un antropologo del cibo.

Le ricette tipiche del territorio sardo verranno preparate e messe a confronto con quelle greche: a Selegas protagonista sarà la fregula con lumache e treccia con piselli, un’espressione della cucina tradizionale del Sud Sardegna che ben rappresentano i territori in cui avrà luogo Saboris Antigus e il grande lavoro manuale e la conoscenza della materia prima che c’è dietro a queste preparazioni tradizionali. A Nurri invece verrà preparato il cinghiale in umido e poi su trigu cottu (grano cotto),  una pietanza che veniva offerta all’inizio dell’anno come simbolo di buon augurio e prosperità.

Gueffus: tipico dolce sardo. Foto Lorenzo Naitza

Specialità e cultura cretesi raccontate da ospiti illustri

A raccontare le specialità e la cultura cretesi saranno una serie di ospiti d’eccezione: la chef Sevasti Krasanaki; Eleni Maragkaki, promotrice dell’identità gastronomica cretese nel mondo e Haris Roditakis, presidente dell’Associazione di promozione e sviluppo territoriale Ploigos, che ha curato la candidatura di Creta a Regione Europea della Gastronomia per il 2026.

L’obiettivo del gemellaggio, oltre a costruire una connessione interculturale e a comprendere meglio analogie e differenze tra due tradizioni isolane che, come già detto, sembrano avere molto in comune, è anche quello di costruire una solida interrelazione tra i due territori, per costruire in futuro una serie di attività congiunte di promozione e di scambio, di cui questo primo appuntamento rappresenta un modello di riferimento e un punto di partenza.