Dallo storico SANA nasce un’inedita piattaforma -espositiva, formativa e di networking- per i canali dell’Horeca e del retail specializzato. SANA FOOD, promosso da BolognaFiere in collaborazione con partner autorevoli come FederBio, Demeter, V Label Italia, AITA, CIA e ANGEM e si svolge dal 23 al 25 febbraio 2025, in contemporanea a Slow Wine Fair
E’ stato Domenico Lunghi, direttore Manifestazioni Dirette BolognaFiere, a presentare a Milano, nella sede de La Cucina Italiana, la 36esima edizione di Sana, la fiera dedicata al biologico e al naturale che dalla prossima edizione cambia nome in “SANA FOOD” e si presenta con tantissime novità guardando in particolare all’Horeca e alla Sostenibilità, come avvenne, ha precisato Lunghi, nell’edizione del 2020 dopo il Covid, quando fu lanciato una edizione “sostenibile” per promuovere un cibo “buono, pulito e giusto” come recita lo slogan di Slow Food.
In questa edizione infatti si consolida una alleanza organica con l’associazione di Carlin Petrini tanto che la parte agroalimentare del Sana, diventa Sana Food, e sarà di scena in contemporanea proprio con la Slow Wine Fair, dal 23 al 25 febbraio 2025 a Bologna fiere.
La parola a Domenico Lunghi: “Sana negli ultimi anni ha avviato un significativo cammino di trasformazione, favorendo nel contempo il dialogo e la collaborazione tra produttori e buyer del comparto”
“La scelta di puntare su fiere di canale, anziché su una singola fiera di prodotto, nasce dall’esigenza di intercettare in modo più mirato i diversi target di interesse per le aziende. Sana, che, negli ultimi anni, ha avviato un significativo cammino di trasformazione, favorendo nel contempo il dialogo e la collaborazione tra produttori e buyer del comparto – ha affermato Domenico Lunghi– ha saputo e voluto ascoltare il mercato e i suoi protagonisti, ed è per questo che, a partire dal 2025 offrirà loro piattaforme espositive distinte, suddivise per settori merceologici e di canale. In un mercato in costante evoluzione, è cruciale per le imprese e per i buyer rimanere aggiornati sulle ultime tendenze. Seppur declinato su piattaforme diverse, Sana -precisa Lunghi- continuerà a essere occasione unica di formazione e informazione, ma anche momento imprescindibile per scoprire e presentare le soluzioni più innovative da parte delle aziende produttrici di prodotti sani, green biologici e naturali”.
La parola a Claudia Castello, Exhibition Manager di Sana, che spiega il nuovo progetto della manifestazione
“Abbiamo ridefinito -ha affermato Claudia Castello– le nostre manifestazioni per canale di visitatori, ed in questo caso guardando a ristoranti, osterie e bar, con il settore del biologico e del biodinamico, ma più in generale di tutto quello che è salutare e sostenibile, non solo guardando al cibo, ma anche al territorio e al lavoro, in grande crescita. Saremo una piattaforma in questo senso, anche con l’Osservato Nomisma e con 100 Giorni Sani. Con Slow Wine non solo sinergia, ma anche una visione comune”.
Sana Food punta con l’aiuto di ICE, ad allargare la propria presenza sui mercati internazionali
SANA Food si concentra, inoltre, sulle esigenze e le ultime tendenze espresse dai consumatori – sempre più attenti ad applicare alla propria dieta i principi della sana alimentazione ed esplora soluzioni e temi dalla forte valenza sociale e ambientale.
Solo un terzo degli italiani pranza a casa – la percentuale sale al 50% per la cena – e i consumi out of home sono in forte crescita rispetto ai consumi degli italiani di prodotti food&beverage acquistati nella GDO, che da 15 anni oscillano intorno ai 160 miliardi di euro (fonte: The European House – Ambrosetti, 2024).
A dare impulso al format SANA Food è stata proprio questa evoluzione del mercato che, soprattutto per i consumi fuori casa – il valore recentemente censito del solo mercato food&bev di bar, ristoranti e osterie vale oltre 92 miliardi di euro nel 2023 (fonte: Rapporto FIPE Confcommercio) –, risponde a un importante aumento della domanda di prodotti sani e sostenibili, innovativi nella composizione e nella presentazione e, al contempo, rispettosi delle diverse tradizioni territoriali.
La tre giorni di SANA Food sarà un vero e proprio viaggio nel mondo della sana alimentazione, dai piatti pronti ai menù gourmet, per offrire una panoramica completa delle proposte provenienti dalle principali realtà produttive, specialmente a filiera controllata e con volumi medio-piccoli.
In continuità con SANA, il biologico e il biodinamico saranno il cuore di SANA Food, affiancati da ulteriori segmenti merceologici che completano il quadro della sana alimentazione. In Italia, molti degli esercizi che propongono menù biologici hanno anche un’offerta di piatti per vegetariani.
È, quindi, naturale che a SANA Food trovino spazio i produttori e i distributori/rivenditori di prodotti vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale (“free from” e “rich in”, alimenti per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, per soggetti allergici, intolleranti, per chi ha adottato un particolare regime dietetico, etc.).
Oltre ai vini buoni, puliti e giusti della Slow Wine Fair i visitatori del mondo Horeca troveranno cibi sostenibili, sani e soprattutto buoni: i tanti prodotti Dop, Igp e Stg che compaiono abitualmente sulle nostre tavole e che hanno reso famosa in tutto il mondo la dieta mediterranea.
Il commento di Maria Grazia Mammuccini: “Il nostro Paese ha assunto un ruolo guida nella transizione agroecologica, ma è essenziale intensificare gli sforzi per cogliere gli obiettivi del Green Deal europeo”
«Il biologico sta registrando -ha detto Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, intervenendo da remoto- un incremento significativo nei consumi fuori casa, riflettendo la crescente consapevolezza dei consumatori verso scelte alimentari sostenibili e salutari. Gli ultimi dati mostrano un deciso aumento dell’utilizzo di alimenti bio in ristoranti, mense e strutture di ospitalità. Questo trend positivo è il risultato di un’evoluzione culturale che vede nel biologico non solo una scelta di qualità, ma anche un impegno per la tutela dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità e la crescita del benessere sociale. Come FederBio, siamo fortemente impegnati nel sostenere iniziative che promuovano una sempre maggiore diffusione del biologico anche nei canali Horeca e retail specializzato. Questo sforzo si innesta in un momento cruciale per il biologico, che punta a diventare il modello di riferimento dell’intero comparto agroalimentare italiano. Il nostro Paese ha assunto un ruolo guida nella transizione agroecologica, ma è essenziale intensificare gli sforzi per cogliere gli obiettivi del Green Deal europeo. Servono investimenti in innovazione, ricerca, formazione e comunicazione – indica chiaramente Mammuccini –. Si deve lavorare sulle filiere e su iniziative per stimolare consumi. Solo così sarà possibile arrivare al 25% di SAU bio entro il 2027, come previsto dal Piano Strategico Nazionale della PAC, e riaffermare il ruolo di leadership dell’Italia in campo biologico. In questo contesto, diventano fondamentali i momenti di incontro e confronto tra imprese, operatori, istituzioni, tecnici e ricercatori come Rivoluzione Bio, di cui FederBio è il principale promotore insieme a BolognaFiere, AssoBio e Nomisma, grazie al progetto di promozione Being Organic in Eu».
Presto ritorneremo su queste pagine a scrivere sulle altre novità di Sana Food 2025.