Il direttore del Parco Archeologico spiega il vero significato della natura morta scoperta nell’atrio di una casa nella Regio IX: un dipinto di 2000 anni fa
La pietanza raffigurata nell’affresco scoperto nell’atrio di una casa in uno scavo della Regio IX non può essere una pizza ma “potrebbe essere un antico antenato” del popolare piatto della cucina napoletana, così ha detto Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei,
Accanto a un calice di vino, posato su un vassoio di argento, si vede una focaccia di forma piatta che funge da supporto per vari frutti, condita con spezie o un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra. Sullo stesso vassoio si vede della frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni.
Si tratta di una immagine molto diffusa nelle città vesuviane: quella dei dipinti di “xenia”. Decorazioni che prendevano spunto dalla tradizione ellenistica dei “doni ospitali”. Questi dipinti ornavano di solito le stanze destinate agli ospiti. Ciò che colpisce nell’affresco appena riemerso dagli scavi è la qualità pittorica dell’esecuzione.