Presentati i quattro team che domenica 19 febbraio 2023,  , durante i Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) si sfideranno

Nella sala Mengoni del ristorante Cracco in Galleria a Milano sono stati presentati i quattro team che al Beer&Food Attraction (19 – 23 febbraio 2023 a Rimini fiera) durante i Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) si contenderanno il posto per partecipare alla finale europea del concorso di cucina più importante al mondo.

A Milano a fare gli onori di casa, davanti ad una platea gremita di chef e di sostenitori, Massimo Di Cintio, giornalista e regista della comunicazione della competizione mondiale, Luciano Tona, direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Italia, Enrico Crippa, presidente dell’Accademia Bocuse D’Or Italia e Rocco Pozzulo, Presidente nazionale della FIC (Federazione Italiana Cuochi).

Gli chef con alcuni sostenitori

Da oggi la Bocuse d’Or Italy Academy e la FIC sono pronti per preparare e sostenere la squadra che punta a portare a casa un grande risultato con impegno, fantasia e tanta passione.

E proprio le parole pronunciate a Milano da Crippa, Pozzulo e Tona, belle ed appropriate, sono servite per motivare al meglio il team che si prefigge di promuovere la buona cucina, la biodiversità gastronomica italiana e valorizzare l’intera categoria professionale dei cuochi.

Francesca Mancini e Luciano Tona
Rocco Pozzulo, Enrico Crippa, Luciano Tona e Massimo Di Cintio durante la presentazione

Le dichiarazioni

“L’Accademia, nella qualericopro il ruolo di presidente- dichiara lo chef tristellato Michelin, Enrico Crippaè un movimento che si è sviluppato con forza nel territorio delle Langhe, precisamente ad Alba, dove risiedo e gestisco il ristorante Piazza Duomo. Quando ho preso l’incarico di proseguire l’operato del mio predecessore, Giancarlo Perbellini, ho avuto la netta sensazione che non sarebbe stato un progetto semplice. Oggi il cuoco è mediatico, viene spesso definito artista e il cibo che elabora è paragonato a vere e proprie opere d’arte. In questo concorso mondiale i cuochi sviluppano preparazioni e presentazioni che si avvicinano con forza ad un movimento artistico e l’Italia è la nazione che meglio ha sviluppato questa capacità, perché il codice che Gualtiero Marchesi ci ha trasmesso ha avvicinato il nostro modello di professione all’arte figurativa e alla bellezza pura. Vorrei portare l’Italia gastronomica nel posto che merita –continua lo chef del ristorante Piazza Duomo ad Alba– cioè nel panorama mondiale della gastronomia. La passata edizione, con il buon piazzamento del Team di Alessandro Bergamo, è stato un banco di prova per capire e comprende il movimento e l’approccio che si deve avere per emergere al meglio nel concorso. Non sarà facile, ma la squadra che abbiamo messo in piedi per formare il Team Italia, oggi è più forte, grazie anche al supporto della FIC, più competente e con la giusta grinta per affrontare il futuro”.

Per il presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo è motivo di grande orgoglio affiancare la Bocuse d’Or Italy Academy in un concorso così prestigioso: “Nel 2020 abbiamo iniziato questo cammino insieme che sapevamo non si sarebbe esaurito nel giro di poco. Dopo anni siamo ancora qui, tutti impegnati al massimo per riuscire a portare l’Italia lì dove altre nazioni del nord Europa sono riuscite a piazzarsi nelle ultime edizioni del Bocuse d’Or. Noi della Federazione Italiana Cuochi siamo avvezzi a questo genere di competizioni, ogni anno, infatti, mettiamo in piedi i Campionati della Cucina Italiana e partecipiamo alle Olimpiadi della Cucina o alla Coppa del Mondo del Lussemburgo. In questi anni di collaborazione con Crippa, Cracco e Tona, abbiamo istituzionalizzato anche i rapporti della Bocuse d’Or Italy Academy con i Ministeri competenti, per sottolineare il ruolo fondamentale che essa svolge nella valorizzazione del nostro Paese e del Made in Italy agroalimentare, e per far si che il team che si presenterà alla finale di Lione 2025, possa godere anche del supporto delle istituzioni, come avviene in altre nazioni”.

“Il Bocuse d’Or è un confronto più che un concorso – spiega il direttore dell’Accademia Luciano Tona – perché il confronto ha due termini di paragone che in questo caso sono la volontà di ogni chef candidato di interpretare e rappresentare la cucina della propria nazione e il concorrere su un tema prestabilito con il proprio bagaglio culturale e approccio al cibo differente. Se la cucina è figlia del tempo che vive, anche il Bocuse d’Or negli anni si è adeguato attualizzando le regole del gioco, innovandosi; i modelli delle cucine, infatti, sono in movimento e in questo moto perpetuo sono destinati ad avere una vita breve, lasciando spazio a nuove teorie, stili e realtà di consumo. Ogni operazione nostalgica di recupero è per me la volontà di dare alla cucina un nuovo contesto temporale e a ragione d’essere, dunque, ne deduco che questo splendido concorso sia in realtà un importante confronto senza tempo delle cucine storiche e contemporanee del mondo”.

Selezione italiana Bocuse d’Or – Le prove

Appuntamento domenica 19 febbraio 2023 a Rimini

I quattro team saranno rispettivamente composti da un candidato chef, un commis e un coach; il concorso al Beer&Food Attraction di Rimini Fiera avrà inizio al mattino di domenica 19 febbraio per terminare nel tardo pomeriggio e seguirà lo stesso modello delle fasi successive – la finale europea e quella di Lione 2025 – dove si confronteranno tra i più promettenti giovani chef per conquistare il prestigioso Bocuse d’Or. In 5 ore e 35 minuti, i concorrenti dovranno realizzare due piatti che rappresentino la cultura e il patrimonio gastronomico del proprio paese. L’obiettivo della prova è incitare le squadre ad esprimere il proprio retaggio culturale e l’identità gastronomica della propria regione d’origine espressa in termini di sapore, presentazione, scelta dei prodotti decorativi e delle decorazioni, tecniche di cottura, valutati poi dalla Giuria di Degustazione e la Giuria Tecnica. Il candidato migliore rappresenterà l’Italia qualificandosi alle finali di Lione 2025.

Due i temi imposti alle squadre in concorso, il piatto servizio a vassoio (piatto di carne), che oltre ad avere l’anitra e le sue interiora come ingredienti obbligatori, avrà almeno due guarnizioni vegetali, un servizio in casseruola a base di riso della varietà Carnaroli ed un massimo di sue salse d’abbinamento.

Il piatto di pesce, che in questo caso sarà lo storione, sarà composto dal 50% di verdure fresche e almeno tre guarnizioni, comprensive del carciofo, ingrediente vegetale imposto per la gara.

Il piatto di carne presentato su vassoio, come il piatto di pesce presentato su piatto singolo, saranno porzionare poi per l’assaggio dei Presidenti di giuria, in questo caso Enrico Crippa e Carlo Cracco, del Presidente Onorario e dei 20 componenti della giuria di degustazione.

Qui di seguito, i team che si sfideranno per accedere alla finale europea 

Team Gomez

  • Marcelino Gomez, chef candidato

  • Benjamin Sørensen, commis

  • Fernando Lo Coco, coach

Team Miccoli

  • Fabiana Miccoli, chef candidata

  • Luca Bottero, commis

  • Kevin Vuabourg, coach

Team Nunziata

  • Francesco Nunziata, chef candidato

  • Samuele Scaltriti, commis

  • Francesco Nunziata, coach

Team D’Errico

  • Francesco D’Errico, chef candidato

  • Andrea Serace, commis

  • Stefano Bongiovanni, coach

Le giurie

La Giuria di Degustazione 

Enrico Crippa e Carlo Cracco insieme ad un Presidente Onorario saranno a capo della Giuria di Degustazione composta da: Donato Ascani (Glam**, Venezia), Andrea Berton (Berton*, Milano), Antonio Biafora (Hyle*, San Giovanni in Fiore), Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore**, Marzocca), Caterina Ceraudo (Dattilo*, Strongoli), Chicco Cerea (Da Vittorio***, Brusaporto), Bruno Cossio (L’Andana*, Castiglione della Pescaia), Iside De Cesare (La Parolina*, Trevinano), Antonia Klugman (L’Argine a Vencò*, Dolegna del Collio), Pasquale Laera (Borgo Sant’Anna*, Monforte d’Alba), Solaika Marrocco (Primo*, Lecce), Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri***, Firenze), Chiara Pavan (Venissa*, Mazzorbo),  Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini**,Verona), Rocco Pozzulo (Presidente FIC), Antonella Ricci (Antonella Ricci & Vinod Sookar, Ceglie Messapica), Mauro Uliassi (Uliassi***, Senigallia), Antonio Ziantoni (Zia*, Roma).

La Giuria Tecnica

Coordinatore: Lorenzo Alessio (Coach Team Italia 2021)

Giurati: Alessandro Bergamo (Chef Team Italia 2021) Giurati: Pierluca Ardito (Team Coach Nazionale Italiana Cuochi, Debora Fantini (Nazionale Italiana Cuochi), Fabio Potenzano (Federazione Italiana Cuochi).

BOCUSE D’OR: STORIA DI UN CONCORSO RIVOLUZIONARIO

È il 1987, prima di qualsiasi altro programma televisivo blasonato, quando Paul Bocuse crea il Bocuse d’Or, concorso rivoluzionario in materia di gastronomia. Pensato come un vero e proprio evento sportivo, Paul Bocuse immagina uno spettacolo nel cuore del Sirha, l’appuntamento mondiale di riferimento della ristorazione e dell’industria alberghiera che si svolge a Lione, in Francia.

L’idea è riunire 24 giovani chef da tutto il mondo, tra i più promettenti della loro generazione e far realizzare loro, davanti a un pubblico di spettatori entusiasti, alcuni piatti in 5 ore e 35 minuti. A giudicare le esecuzioni una giuria composta dai più importanti chef del pianeta.

Al di là della competizione culinaria, il Bocuse d’Or si è imposto fin da subito come uno show mediatico. Molti chef di talento si sono fatti strada partendo proprio dal concorso, come il vincitore del Bocuse d’Or 2011, il danese Rasmus Kofoed, chef del ristorante Geranium di Copenaghen.

Quasi 30 anni dopo la nascita del premio e con la necessità di rappresentare tutti i paesi, nel 2005 nascono le preselezioni continentali con il Bocuse d’Or America Latina, diventata nel 2013 Asia-Pacifico con l’integrazione dell’Australia.

Dalle preselezioni continentali vengono selezionati i 24 paesi che avranno accesso alla prestigiosa finale mondiale che si tiene ogni 2 anni a gennaio al Sirha di Lione. Più che un singolo evento, infatti, il Bocuse d’Or è ormai l’insieme di sessanta, tra concorsi nazionali e continentali, su un ciclo di due anni, che culmina invariabilmente sempre nella finale mondiale di Lione.

Il Bocuse d’Or: 60 selezioni nazionali in tutto il mondo, 4 selezioni continentali, 24 paesi qualificati, 2 giorni di concorso, 5 ore e 35 minuti di gara.

Il Bocuse d’Or in qualche data:

  • 1987 nasce la competizione Bocuse d’Or;

  • 2005 prima preselezione in America Latina;

  • 2008 preselezioni europee;

  • 2010 preselezioni Asia – Pacifico;

  • 2013 viene introdotto in concorso il tema del piatto;

  • 2015 introduzione della Giuria della Cucina al momento della finale;

  • 2017 Jérôme Bocuse succede alla presidenza del Bocuse d’Or;

  • 2018 preselezioni Americas (che succedono a quelle di America Latina) e Africa;

  • 2021, finale mondiale di Lione – L’Italia partecipa al concorso piazzandosi per la prima volta tra i primi dieci finalisti.