Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in vista della Giornata mondiale dell’Alimentazione, in programma il 16 ottobre e dedicata al tema “Il diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Fao guidata dal direttore Qu Dongyu
“Non c’è futuro possibile senza sicurezza alimentare. Sappiamo purtroppo che le statistiche presentano un quadro di aumento desolante di quanti patiscono nel mondo la fame. È un fenomeno cui concorre il moltiplicarsi di conflitti che hanno un drammatico impatto sulle popolazioni civili”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in vista della Giornata mondiale dell’Alimentazione, in programma il 16 ottobre e dedicata al tema “Il diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Fao guidata dal direttore Qu Dongyu.
Evidenziato che la Giornata rappresenta “un’occasione proficua per rafforzare concretamente gli sforzi della comunità internazionale nella lotta alla fame e alla malnutrizione”,
Mattarella ha citato le guerre in corso, le sofferenze dei civili e le numerose contraddizioni che vive il mondo di oggi.
“Continua la guerra di aggressione russa all’Ucraina, che si tinge di nuove ombre, con la reiterata minaccia di utilizzo di ordigni atomici. L’incendio di Gaza si estende in questi stessi giorni al Libano, con l’apertura di un nuovo “fronte umanitario”. In Sudan– ha detto ancora il Capo dello Stato – le personali ambizioni di potere dei leader delle fazioni in guerra hanno riportato la piaga della fame in quel Paese. Ai conflitti provocati dall’uomo si aggiungono i fenomeni del cambiamento climatico, che sempre più affliggono tutti i Paesi, condizionando le nostre vite”.
“Assistiamo, al tempo stesso, a paradossi: mentre milioni di persone patiscono la fame, altri milioni di persone soffrono obesità e sovra-alimentazione”, ha aggiunto. “Mentre in alcune regioni c’è un’impressionante penuria di cibo in altre si registrano diffusi quanto assurdi sprechi alimentari. In questo quadro fatto di ingiustizie e di pericolosi squilibri, che creano contrapposizioni e fratture, a volte utilizzate in modo strumentale da chi deliberatamente coltiva divisioni in seno alla Comunità internazionale, è sempre più urgente dotare le collettività più fragili di strumenti nuovi per garantire uno sviluppo sostenibile dei sistemi agricoli, alimentari e ambientali”.
“Ovunque, – ha detto ancora il Presidente – acqua e suolo rappresentano beni comuni fondamentali da tutelare sempre meglio e da ricondurre con più forza all’interesse generale delle comunità. L’imperativo deve essere “produrre meglio, consumando meno”. E, certamente, l’innovazione, la ricerca e le nuove tecnologie possono oggi aiutare gli esseri umani a raggiungere questo fondamentale traguardo. È questo il difficile ma prezioso compito che la FAO da decenni sviluppa”.
Rivolto alla delegazione, Mattarella ha detto che la presenza della Fao “arricchisce in modo importante e significativo il nostro Paese. La scelta di fare di Roma la sede internazionale di un polo agroalimentare risale ad un atto lungimirante dei governanti italiani all’inizio del secolo scorso. Infatti – ha ricordato – la Conferenza di Roma del maggio 1905 pose le basi per la costituzione dell’Istituto Internazionale di Agricoltura da parte dell’Italia con altri quaranta Paesi. Nasceva così il primo organismo intergovernativo chiamato ad affrontare le questioni agricole a livello globale che poi incrociò i destini della FAO nel 1951, proprio quando la sua sede fu spostata dagli Stati Uniti all’Italia. Fu quello il segno di una nuova consapevolezza internazionale che cercava di affrontare i problemi reali delle popolazioni, improntata al perseguimento della pace, in cui solidarietà e collaborazione prevalessero sui conflitti. Esempio di quel multilateralismo a cui la Repubblica Italiana ha improntato la sua azione”.
“L’Italia – ha evidenziato – è onorata di ospitare a Roma il polo alimentare delle Nazioni Unite con la presenza della FAO, del PAM e dell’IFAD e sono lieto che, con l’avvio del Forum Alimentare Mondiale, la prossima settimana, inizi anche il percorso di celebrazione degli 80 anni della FAO, che ricorreranno nell’ottobre del 2025. La collaborazione con la FAO, che ha recentemente visto l’Italia lavorare assieme a iniziative importanti quali i Vertici sui sistemi alimentari, si è estesa quest’anno anche ai contesti più difficili, a cominciare dall’iniziativa “Food for Gaza”, volta a fornire sostegno alimentare agli abitanti della Striscia che si trovano ad affrontare una drammatica situazione umanitaria. La ricorrenza degli 80 anni della FAO suona momento di impegno globale rinnovato per raggiungere l’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sintetizzato nell’ancora non realizzata formula “fame zero”. Anche per questo è molto importante l’iniziativa del Museo e Rete per l’Agricoltura e l’Alimentazione”.
“L’Italia continuerà con convinzione a sostenere il mandato della FAO”, ha ribadito, concludendo, Mattarella. “Ringrazio tutti voi che, con professionalità e con impegno, vi dedicate, giorno per giorno, agli obiettivi fondamentali di sradicare la fame nel mondo e, più in generale ancora, di soddisfare il bisogno primario dell’essere umano di nutrirsi”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà a Parma mercoledì 16 ottobre 2024
Il Presidente della Repubblica sarà presente all’evento “90 anni di futuro” organizzato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano presso il Teatro Regio di Parma mercoledì 16 ottobre. L’evento, ad inviti, inizia alle ore 17,30. A seguire è in programma, anch’essa su invito, la Cena di gala nel Palazzo della Pilotta. Per leggere la notizia cliccare QUI.