Dopo il Manifesto, in sottoscrizione fino al 30 novembre, il via una serie di incontri per sensibilizzare sulla ‘mission’ della Coalizione. Tappa inaugurale al Mercato Centrale Roma
In poco più di un mese ha già raccolto grande interesse il ‘Manifesto’ di Slow Food Coffee Coalition, lanciato in rete (QUI) il primo ottobre scorso in occasione del Coffee World Day e fruibile fino al prossimo 30 novembre per supportare la trasparenza e la tracciabilità del caffè, nonché tutelare e dare la giusta importanza al lavoro degli agricoltori.
E la mobilitazione di Slow Food Coffee Coalition per “un caffè buono, pulito e giusto per tutti” va avanti attraverso una serie di incontri organizzati in tutta Italia per sensibilizzare sui valori e le iniziative portate avanti dalla Coalizione.
Il primo di questi appuntamenti, dedicato a stampa e stakeholder ma anche soci e appassionati, si è svolto, a cura di Slow Food Roma e Slow Food International, presso Mercato Centrale Roma, una delle food hall più importanti d’Italia.
Slow Food Coffee Coalition ad Expo Dubai il 22/26 febbraio 2022
Slow Food Coffee Coalition, che ha mosso i primi passi a Terra Madre lo scorso 22 aprile 2021 e sarà ufficialmente presentata ad Expo Dubai il prossimo 22/26 febbraio 2022, è una rete aperta che – spiegano gli ideatori Slow Food e Lavazza Group – “vuole unire le forze di tutti gli attori coinvolti nella filiera del caffè, dai coltivatori ai consumatori, verso un obiettivo comune: un caffè buono, pulito e giusto per tutti”.
“La collaborazione – aggiungono gli ideatori della Coalizione- è il pilastro della nostra rete. Vogliamo creare connessioni e migliorare le relazioni tra il mondo della produzione e il mondo del consumo. Il nome “coalizione” suggerisce l’intento: uniti, insieme, per un impatto maggiore e importante”.
“La volontà della Coalizione – afferma Emanuele Dughera, coordinatore della rete per Slow Food International – è infatti quella di facilitare e favorire la realizzazione di una connessione tra il mondo della produzione e il mondo del consumo raggiungendone tutti i punti: produttori, torrefattori, baristi, ristoratori e consumatori”,. “Solo insieme – aggiunge Dughera – questi attori, se disposti a partecipare al cambiamento e ad aumentare la qualità non solo organolettica del caffè, potranno fare la differenza e agire un cambiamento reale in tante fincas (fattorie/ piantagioni)”.
Al convegno ha inoltre preso parte l’antropologo Paolo Venezia, nel direttivo della condotta romana Slow Food e Franco Mondi, patron dell’omonimo caffè, da sempre coinvolto in progetti solidali nei paesi produttori, che sarà inserito nel Board of Expert della Coalizione.