Il 26 e 27 ottobre a Bomporto (Mo) nella storica Villa Cavazza – Corte della Quadra una due giorni dedicata ai vini artigianali. presenti oltre 130 vignaioli provenienti da 18 regioni italiane. In programma seminari, laboratori del gusto, musica e performance artistiche
Filo conduttore della tredicesima edizione è la creatività come espressione naturale della zona di provenienza dei vini, del paesaggio che si racconta con i suoi contorni e colori
Il 26 e 27 ottobre a Bomporto, in provincia di Modena, all’interno della storica Villa Cavazza – Corte della Quadra va in scena la tredicesima edizione di Terre di Vite. Una manifestazione che unisce nuovo ed antico. Il nuovo è rappresentato dalla costante crescita di vignaioli che in Italia decidono di produrre in modo artigianale, l’antico è nel modo in cui arrivano all’imbottigliamento, unendo, cioè, il rispetto delle tradizioni contadine e dei ritmi della natura, applicando metodi di coltivazione tradizionali e sostenibili, rifiutando l’impiego di prodotti chimici di sintesi come pesticidi o diserbanti, e valorizzando i vitigni autoctoni e le antiche pratiche agronomiche. Una tendenza che fa breccia anche nei consumatori che sempre più spesso nell’acquisto valutano anche la sostenibilità dei metodi di lavorazione e produzione e la capacità di valorizzare la storia e la cultura di un territorio.
La creatività è il filo conduttore dell’edizione 2024
Filo conduttore della tredicesima edizione di Terre di vite è la creatività come espressione naturale della zona di provenienza dei vini, del paesaggio che si racconta con i suoi contorni e colori: un trait d’union che accomunerà i seminari, le degustazioni guidate, le mostre e le performance artistiche che animeranno le due giornate. I vignaioli presenti, oltre centotrenta cantine rappresentate, arrivano da tutta Italia, in rappresentanza di diciotto regioni, con alcuni sconfinamenti in Francia e Germania, e proporranno i loro vini artigianali in assaggio libero.
Alcuni dei vini in degustazione
Barolo, Traminer Aromatico, Vernaccia, Cesanese, Aglianico, Cirò, Ribolla Gialla, Chardonnay, Albana, Barbera, Dolcetto, Merlot, Pinot, Nebbiolo, Aleatico, Moscato, Botticino, Vermentino, Schiava, Sauvignon, Bonarda, sono solo alcuni dei vini tra cui scegliere.
“Sin dalla prima edizione – sottolinea Barbara Brandoli organizzatrice dell’evento – in stretta collaborazione con Roberto Giuliani, direttore della rivista online Lavinium, abbiamo selezionato produttori che hanno scelto di privilegiare il prodotto artigianale. Non a caso – continua Brandoli – tra gli ospiti più prestigiosi abbiamo il giornalista Sandro Sangiorgi, il maggior esperto italiano di vini naturali. Nostro obiettivo è anche creare un clima di festa, relax e condivisione, col piacere di andare alla scoperta di sapori nuovi” .
Sotto i portici di Villa Cavazza, i visitatori si troveranno anche una trentina di spazi espositivi dedicati prevalentemente al buon cibo, con la presenza di alcuni artisti che realizzano gioielli a mano e candele artigianali. I più golosi potranno completare l’esperienza culinaria provando le specialità dei truck presenti che, oltre al gelato artigianale, prepareranno piatti tipici emiliani.
Il programma della due giorni: ricco ed intenso
Accanto alle degustazioni, durante la due giorni, a partire dal primo pomeriggio, saranno proposti otto Laboratori del Gusto, opportunità da non perdere per assaporare prodotti tutti da scoprire, sotto la guida di esperti e comodamente seduti all’interno di splendidi spazi.
Sabato 26, alle 13, si inizia con “Finger Food and Wine” dedicato all’abbinamento tra cibo e vino per un aperitivo perfetto, si prosegue alle 14.30, parlando di “Cucina Vegetale e vino”, per poi passare, alle 16, a un incontro ravvicinato con una delle eccellenze modenesi, il salame di San Felice. La chiusura della prima giornata è dedicata all’Oro Nero di Modena: in collaborazione con il Consorzio Produttori Antiche Acetaie, guidati dall’Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. i partecipanti potranno conoscere la storia e il gusto del prezioso condimento in abbinamento con diverse marmellate.
Il giorno successivo, domenica 27, sempre alle 13, il primo protagonista sarà il lievito madre ingrediente del pane da assaggiare con olio extra vergine di oliva e un ottimo bicchiere di vino; si prosegue alle 14.30 con l’arte dell’abbinamento tra dolci e vino, mentre alle 16, con “Modena e gli altri”, si esploreranno percorsi meno frequentati e si parlerà di abbinamento tra piatti tipici della tradizione modenese e vini di altre regioni.
Decisamente fuori dagli schemi, infine, l’ultimo laboratorio durante il quale, a partire dalle 17.30, si terrà una masterclass dedicata alle possibili contaminazioni nell’ambito della mixology contemporanea tra il gin, peraltro di produzione modenese, il Ghirlangina, il vino e la pasticceria.
In programma anche due seminari e cinque laboratori
Cinque laboratori sono organizzati in collaborazione con Modena con Gusto e a guidare i partecipanti durante la degustazione dei vini selezionati saranno i sommelier Alessandra Caroni e Alessandro Ticci. La partecipazione a due Laboratori del Gusto, fino ad esaurimento posti, è compresa nel biglietto d’ingresso.
A loro si aggiungono due speciali seminari con degustazione tenuti da Sandro Sangiorgi, giornalista esperto di cultura del cibo e di vino, fondatore della rivista indipendente Porthos, convinto sostenitore dell’idea che parte integrante della cultura del vino siano la sua storia e la custodia del territorio e del benessere.
Sabato 26, alle 13, il noto divulgatore condurrà una degustazione di sei vini diversi nell’ambito dell’incontro “La piccola poesia: il vino e la delicatezza impalpabile che può lasciare un ricordo indelebile” Domenica 27, alla stessa ora, Sangiorgi si soffermerà, invece, su “Vino e mediterraneo: la generosità e il vigore, la partecipazione e il sapore” dando anche in questo caso l’opportunità di apprezzare sei vini differenti serviti a bottiglie coperte.
In questo caso la partecipazione, previa prenotazione via mail info@terredivite.it, ha un costo di 50 euro e comprende anche il biglietto d’ingresso. Alla riuscita della manifestazione contribuiscono anche le scuole alberghiere Nazareno di Carpi e I.A.L. di Serramazzoni.
Ulteriori notizie
Il biglietto d’ingresso costa 25 euro e comprende l’accesso all’evento calice in vetro con taschina porta calice, degustazione libera di tutti i vini e partecipazione a due laboratori del Gusto, previa prenotazione. Per info: www.terredivite.it, mail info@terredivite.it, cellulare 338 5474185.