Oggi pomeriggio, ore 17,30, verrà svelata in Franciacorta la Michelin Star Revelation e tutti non fanno altro che parlare di stelle che manco a San Lorenzo.
Quindi, in perfetta modalità-spiaggia, perché non giocare un po’ scommettendo sui nomi che entreranno nell’agenda brandizzata dal simpatico omino di pneumatici?
La prima domanda che mi pongono gli addetti ai lavori quando mi incontrano in questo periodo dell’anno, la primissima frase che emettono, ancor prima del “Ciao Mario”, è la seguente: “Ci sarà finalmente un ristorante 2 stelle in Puglia?” Risposta del sottoscritto: “boh”. Un’esclamazione striminzita, lo ammetto, alla quale però faccio seguire una chiosa: secondo me sono in 3 a meritarla: Angelo Sabatelli, il Pashà e i Bros. Tutti e 3 molto diversi fra loro ma tutti e 3 accumunati dal fatto di essere fuori dal comune.



Consentitemi ora un doveroso tributo: quando si parla di due stelle in Puglia non si può non tirare in ballo il maestro Franco Ricatti, pioniere della ristorazione di alto livello, fino ad ora unico ad aver avuto le due stelle in questa Regione.
Seconda domanda: chi sono gli chef papabili della prima stella? Innanzitutto vi direi Solaika (è una forza della natura), poi punterei sul bravissimo Cosimo Russo e – rimanendo in Salento – sul ristorante del Castello d’Ugento; infine, anche se ha aperto da poco, vi segnalo Domenico di Tondo di Terradimare a Trani che finalmente ha la libertà per inseguire i propri sogni di gloria.
Trani per l’appunto, sempre più Gourmetropolis (raffinata questa, eh). Se tutto procede come deve, nei prossimi anni avremo belle novità. Ci sono almeno un paio di luoghi che per solidità, visione e impegno mi fanno ben sperare. Idem per Polignano che ha due posti (uno nuovo di zecca e l’altro rinnovato completamente da poco) che stanno rivoluzionando il modo di concepire la ristorazione ‘n ganne a mare (sul mare). Ci terrei adesso a ringraziare alcune grandi personalità che da anni meriterebbero una medaglia al valore (altro che stella): parlo di chef Antonio Scalera (studioso della materia prima e magistrale interprete nella mia Bari), di chef Ottavio Surico a Gioia del Colle, di Giorgio Trovato di Racale, Maurizio Raselli e Donato Episcopo giù a Lecce, Nazario Biscotti e Gegè Mangano su nel Gargano, e parecchi altri che per motivi di spazio non elencherò (oggi).
Ma atterriamo ora sul lato oscuro della Luna, anzi delle stelle, per restare in ambito g-Astronomico. Quali sono le problematiche ricorrenti di chi intraprendere la faticosissima strada che porta a questo riconoscimento? E cosa vuol dire per un giovane cuoco lottare per il massimo alloro? Infine vorrei segnalarvi (a fallo di canide) un po’ di posti senza stella in cui stare in braccio a Cristo (ovvero dove sentirsi a casa, coccolati, protetti al punto da dimenticarsi del resto mondo).
…Acciderbolina! Le battute a disposizione per il pezzo di oggi sono finite quindi dovrete attendere domani per leggere la seconda parte di questo atlante g-Astronomico della Regione Puglia.
Ora seguendo le stelle vado in Franciacorta, si parla di cibo suvvia, prendetela con leggerezza! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.
