“Pasta e grano ambasciatori del nostro Paese nel mondo”
Il primo evento internazionale in Italia dedicato esclusivamente ai mercati del grano duro e della pasta. Esperti stimati del settore del grano duro, rinomati produttori di pasta, traders, commercianti e mugnai provenienti da tutto il mondo si riuniranno per scambiare idee, creare connessioni e esplorare le ultime innovazioni nell’industria del grano duro e della pasta
Al Palazzo Brancaccio di Roma si è svolto il primo World Durum and Pasta Forum, con cui si è celebrata l’eccellenza della filiera agroalimentare italiana, con un focus su due dei suoi simboli più iconici: il grano duro e la pasta, emblemi della tradizione culinaria nazionale riconosciuti a livello globale.
Le parole del Ministro Antonio Tajani
.“Nel 2023, le esportazioni agroalimentari del nostro Paese hanno raggiunto il livello record di 63 miliardi di euro, con una crescita del 7%. Una linea tendenziale che si conferma anche nei primi sei mesi del 2024, che hanno fatto registrare un ulteriore incremento del 7,5%”. Lo ha detto Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, aprendo il ‘World Durum and Pasta Forum 2024’. “Questo importante appuntamento – ha aggiunto Tajani – celebra due simboli della nostra cultura, della nostra storia e dell’eccellenza del saper fare italiano, il grano duro e la pasta. Pasta e grano duro sono straordinari ambasciatori del nostro Paese nel mondo, di uno stile di alimentazione che è anche stile di vita”.
“L’eccellenza della nostra filiera agroalimentare – ha concluso il ministro degli esteri – ha contribuito grandemente al successo di questa eccezionale espressione del saper fare italiano nel mondo”.
L’incontro ha riunito la filiera della produzione di pasta, dai pastifici e molini ai trader e stoccatori di livello nazionale e globale, insieme a economisti e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di discutere innovazioni, sfide e opportunità dell’industria agroalimentare.
I lavori hanno visto la partecipazione di oltre 300 delegati accreditati, offrendo l’occasione di condividere dati recenti sulla domanda globale di pasta, che ha superato i 16 milioni di tonnellate annue, e prospettive di sviluppo per il settore.
L’Italia, principale produttore europeo di grano duro con oltre 1,3 milioni di ettari coltivati, contribuisce con circa il 25% del frumento utilizzato nella produzione mondiale di pasta, un settore che genera un valore economico di oltre 5 miliardi di euro l’anno e sostiene migliaia di posti di lavoro.
Interessanti e ricchi di spunti i dialoghi tra il giornalista Claudio Calì e i vertici delle aziende protagoniste del settore, come Vincenzo Divella (Divella), Giuseppe Ferro (La Molisana), Mariella Bianchi (Molitoria Umbra), Angelo Mastrolia (New Princes Group), Margherita Mastromauro (Pastai Italiani di Unione Italiana Food), Marina Mastromauro (Pastificio Granoro), Massimo Menna (Pastificio Lucio Garofalo), Mario Piccialuti (Unione Italiana Food), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura) e Niccolò D’Andria (Associazione Nazionale Cerealis).