Un progetto per promuovere il turismo enogastronomico legato ai prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP IGP- Nel 2021 il 55% di turisti ha scelto mete enogastronomiche
In ambito turistico “è sempre più forte il ruolo giocato dal binomio cibo-viaggio: se nel 2016 in Italia un turista su cinque (21%) sceglieva una meta principalmente motivato dall’esperienza enogastronomica, nel 2021 ciò accade per oltre un turista su due (55%)“.
Il dato è stato fornito nell’incontro su “Turismo dop” organizzata dal Consorzio di tutela dell’Olio Riviera Ligure dop e da Fondazione Qualivita nell’ambito di Oliveti Aperti 2022.
All’incontro dibattito hanno partecipato:
Cesare Mazzetti – Fondazione Qualivita
Igino Morini – Consorzio di Tutela Parmigiano Reggiano DOP
Andrea Mancuso Morini – Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Fiorenzo Rigoni – Consorzio di Tutela Asiago DOP
Carlo Santarelli – Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP
Diego Tomasi – Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco
Carlo Siffredi – Consorzio di Tutela Olio Riviera Ligure DOP
E’ intervenuto anche il ministro del turismo Massimo Garavaglia, insieme ad Alessandro Piana – Vice Pres. e Assessore Agricoltura Regione Liguria e Giovanni Berrino – Assessore Turismo Regione Liguria.
I dati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 elaborati da Alessandra Garibaldi, Ad Enit
In Italia il settore turistico genera 210 miliardi di valore aggiunto, pari al 6% del totale nazionale (Istat), ed è sempre più forte il ruolo giocato dal binomio cibo-viaggio: se nel 2016 nel nostro Paese un turista su cinque (21%) sceglieva una meta principalmente motivato dall’esperienza enogastronomica, nel 2021 ciò accade per oltre un turista su due (55%) – Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021. Oggi è forte l’interesse di chi viaggia di andare oltre al solo consumo dei prodotti tipici ricercando esperienze in grado di farne conoscere le origini, i metodi di produzione, il territorio, le vicende storiche, artistiche e sociali.
In questi anni molti Consorzi di tutela si sono impegnati nella costruzione di iniziative ad hoc per facilitare l’incontro fra le proprie imprese, i turisti e gli operatori del settore, sempre più desiderosi di proporre delle vere e proprie “esperienze enogastronomiche certificate”, come quelle raccontate nel corso della tavola rotonda da Oliveti Aperti del Consorzio dell’olio Riviera Ligure DOP, a Caseifici Aperti dei Consorzi del Parmigiano Reggiano DOP e del Pecorino Toscano DOP, da Made in Malga del Consorzio Asiago DOP, fino a Acetaie Aperte del Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP e A cena col paesaggio del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
I prodotti DOP IGP hanno assunto un ruolo strategico nel settore turistico in una logica di sistema territoriale: da un lato, le imprese agroalimentari e vitivinicole investono in un nuovo modello aziendale che concepisce i propri spazi non solo come luoghi di produzione, ma anche per la conoscenza e l’acquisto del prodotto; dall’altro, i Consorzi portano avanti progettualità che vanno dall’educazione alimentare alla valorizzazione delle vere eccellenze del mondo rurale. Un approccio pienamente in linea con quanto definito dalle recenti evoluzioni normative attraverso i decreti sull’enoturismo (2019) e sull’oleoturismo (2022), che riconoscendo il valore strategico del settore, definiscono le linee guida e i requisiti per l’esercizio delle attività turistiche, commerciali, formative e informative inerenti le produzioni vinicole e olivicole del territorio con particolare riguardo alle Indicazioni Geografiche DOP e IGP.
I commenti di Massimo Garavaglia e Cesare Mazzetti
“Stiamo lavorando per dare all’Italia un Piano strategico dell’enogastronomia, per favorire lo sviluppo del valore delle nostre produzioni di eccellenza e dei loro territori. Da novembre –ha detto Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo- coinvolgeremo i Consorzi di tutela del sistema agroalimentare DOP IGP italiano, per condividere la strategia e gli obiettivi. L’enogastronomia rappresenta un comparto trasversale a tutti i settori economici ed è fondamentale promuovere i territori a partire dalle filiere di qualità”.
«È a partire dall’evoluzione del nostro Paese in questo settore che nasce la proposta di un’iniziativa come Turismo Dop, che mira ad aggregare la rete di soggetti che si sono già distinti nelle attività di incoming per promuovere su tutto il territorio le loro esperienze e far crescere in Italia il settore del turismo enogastronomico di qualità. Unire attraverso un progetto comune e condiviso per consolidare le esperienze culturali dedicate al turismo enogastronomico dei Consorzi di Tutela –ha sottolineato Cesare Mazzetti, presidente Fondazione Qualivita– è l’impegno della Fondazione Qualivita».