Dal 13 al 15 giugno sarà Giorgia Meloni, soddisfatta per il voto europeo, a guidare il summit e a dettare l’agenda dei grandi del mondo. Attese 20mila presenze con un sontuoso ulivo che domina la scena al centro della corte principale di Borgo Egnazia. Lo stellato Domingo Schingaro del ristorante “Due Camini” è lo chef del resort. I piatti firmati da Massimo Bottura
La presidente del Consiglio, Giorgio Meloni, è già arrivata a Borgo Egnazia, il resort a Fasano, che ospiterà dal 13 al 16 giugno prossimi il G7 a presidenza italiana. E’ quanto scrive stamane l’ ANSA.
La premier potrebbe incontrare alcune delegazioni già giunte in Puglia e seguire personalmente le ultime fasi organizzative del summit. Non è escluso che la premier possa cogliere anche l’occasione per qualche ora di relax.
Dal 13 al 15 giugno, Borgo Egnazia, un vero e proprio paradiso (ma blindatissimo dalle spiagge ai cieli), a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, sarà teatro del G7 nell’anno di presidenza dell’Italia. Proprio qui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto accogliere i capi di stato e di governo per il summit mondiale. A ricevere i leader sarà il Presidente Sergio Mattarella e il 13 giugno sera si svolgerà in una cena ufficiale al castello svevo di Brindisi, davanti al presidente del Consiglio europeo Charles Michel e al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ci sarà l’Onu con Antonio Guteres. In Puglia, come annunciato, ci sarà anche papa Francesco per partecipare al focus sull’intelligenza artificiale.
Il summit del G7 rappresenta per tutta la Puglia una incredibile vetrina e proprio a Borgo Egnazia è affidato il compito di portabandiera di questo momento di grandissima visibilità. Sono attesi 1.300 giornalisti, 20.000 presenze tra delegazioni dei paesi fondatori e quelle invitate, mobilitati 9.600 agenti delle forse dell’ordine, la “zona rossa” quindi è ben presidiata.
Borgo Egnazia ha una clientela molto esigente
Quella di Borgo Egnazia, inaugurato nel 2010 dopo 5 anni di lavori, è una struttura complessa, con una clientela molto esigente dove il 90 % è straniera. Tra i suoi abituali frequentatori ci sono personaggi del calibro di Madonna, David Beckam, Dolce & Gabbana, coccolati per ogni esigenza da circa 700 dipendenti.
Quello pugliese, insomma, si preannuncia come uno dei G7 più attesi della storia contemporanea tra total white, bagni di pietra e un ristorante con i fiocchi. A gestire il resort di lusso, che ospiterà i “grandi” della terra, è il patron Aldo Melpignano, (insieme alla madre Marisa) che nei giorni scorsi a Vincenzo Rutigliano del Sole 24 Ore ha detto: «Sarà la comunicazione che si terrà in quei giorni che darà, dopo, visibilità alla Puglia a livello mondiale e quindi speriamo di rafforzare i mercati che hanno già interesse per la Puglia».
Piatti firmati da Massimo Bottura e ci saranno anche i vini di Bruno Vespa
I piatti del G7 saranno firmati dal tristellato Massimo Bottura. Ecco alcuni piatti dello chef numero uno: La parte croccante di una lasagna, OOPS mi è caduta la crostatina al limone e Tortellino del dito mignolo servito con crema leggera al Parmigiano Reggiano.
I piatti delle tre giornate. Una prima giornata completamente dedicata al Sud con risotto all’astice blu di Sardegna, un brodetto di olive verdi capperi e colatura d’alici dalla Costiera Amalfitana. Secondo giorno dedicato, invece, alle specialità del Nord, con il pesto genovese, il tortellino di Modena e la fassona piemontese. Tante le specialità “in bottiglia” con numerosi vini, di tutte le regioni d’Italia, che verranno presentati sulla tavola dei capi di Stato. Tra questi, non senza polemiche, anche quelli di Bruno Vespa.
A guidare il ristorante “Due Camini” lo chef stellato Domingo Schingaro
Domingo Schingaro, nato a Bari nel 1980, è lo chef del resort diffuso Borgo Egnazia. Nel complesso gestisce 80 cuochi nei 6 ristoranti, ha conquistato nel 2019 una stella Michelin con il ristorante gourmet del borgo, I Due Camini dove un pranzo costa tra 160 – 200 euro (bevande escluse). Il ristorante vanta anche tre cappelli della guida Ristorante d’Italia dell’Espresso e due forchette del Gambero Rosso. Schingaro insieme allo stellato Andrea Ribaldone è stato chef resident al ristorante di Identità Expo di Milano, l’esposizione universale che l’Italia ha ospitato dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.
Il primo chef del Ristorante di Borgo Egnazia Mario Musoni
Ci piace oggi ricordare che il primo chef che ha dato vita al ristorante di Borgo Egnazia è stato il compianto chef Mario Musoni, noto per i suoi celebri risotti e per la sua grande amicizia con il giornalista sportivo e grande appassionato di cucina Gianni Brera e con il direttore della Gazzetta di Parma, Claudio Rinaldi. Musoni aveva fatto da ambasciatore della cucina italiana a Hong Kong, a Pechino, a Tokio, a New York, a Washington e a Beirut e nell’82 aveva deciso di fermarsi sulle colline della Valle Versa diventando proprietario del ristorante Al Pino a Montescano.
Un sontuoso ulivo domina la scena al centro della corte principale di Borgo Egnazia
L’Italia sceglie un ulivo antico come logo per la presidenza italiana del G7: le radici nel Mare Nostrum e le sette olive ai vertici rappresentano le sette nazioni del forum. Valori comuni, libertà e democrazia al centro del vertice a Borgo Egnazia
Un ulivo antico, stilizzato, è il logo scelto dall’Italia per la presidenza italiana del G7. Il simbolo “collega il mare con la terra – spiegano a Palazzo Chigi – la tradizione delle nostre radici con il futuro, e che, ramificandosi, unisce in modo dinamico e costruttivo il rapporto fra il Sud e il Nord e la cooperazione tra le nazioni del vertice. Le radici dell’albero si immergono nel Mare Nostrum. Le 7 olive ai vertici dell’albero invece rappresentano le 7 nazioni” protagoniste del forum.
La presidenza italiana durerà fino al 31 dicembre 2024
“Il 1 gennaio l’Italia ha assunto la presidenza del G7. Il gruppo, composto da Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Ue, è unito da valori comuni e svolge un ruolo chiave nella difesa della libertà e della democrazia e nell’affrontare le sfide globali”, si legge nell’account ufficiale su “X” del G7 a presidenza italiana.
La presidenza italiana, che durerà fino al 31 dicembre 2024 sarà caratterizzata da un fitto programma di incontri tecnici ed eventi istituzionali su tutto il territorio nazionale. Il sito del summit QUI