Nei giorni in cui a New York si è tenuta la Wine Experience, la prestigiosa Università ha invitato la storica Cantina a raccontare le origini e la storia del Prosecco e di Antonio Carpenè
Una lectio magistralis sulle origini e sulla storia del Prosecco nonché sulla storia di chi gli ha dato i natali nel 1868, Antonio Carpenè, si è tenuta nei giorni scorsi alla Columbia University di New York, mentre la città ospitava la Wine Experience – organizzata da Wine Spectator – uno dei momenti più importanti di promozione del vino italiano sul mercato statunitense.
La storica Cantina ha dunque raccolto l’invito della prestigiosa Università per raccontare l’Impresa di Antonio Carpenè, sia in termini di iniziativa imprenditoriale sia in termini di magistrale contributo alla nascita ed allo sviluppo del fenomeno Prosecco, oggi uno dei Vini Spumanti più apprezzati e bevuti al mondo.
Le gesta di colui che fu pioniere nella spumantistica italiana, sono state quindi al centro della Lectio Magistralis che ha visto coinvolto l’Istituto DeVinimus – The Columbia Law School Wine Society, nella location della Jerome Greene Hall della medesima Columbia Law School.
“DeVinimus – racconta Domenico Scimone della Carpenè-Mavolti – è una realtà che si dedica ad ampliare la conoscenza e la promozione dei vini pregiati di tutto il mondo ed ogni anno vengono ospitate degustazioni con produttori di diverse regioni vinicole. Avere l’opportunità di essere nel novero delle selezionatissime realtà chiamate a raccontarsi in tale prestigioso contesto, ha rappresentato per la Carpenè-Malvolti una occasione unica e straordinaria, soprattutto in relazione al fatto di rapportarsi con una platea di giovani professionisti appassionati di vino ed interessati alla conoscenza vitivinicola ed enologica.”.
Il racconto è stato affiancato in video-conferenza dal saluto agli Studenti di Fabio Chies – Sindaco di Conegliano – e di Mariagrazia Morgan – Dirigente Scolastica della Scuola Enologica di Conegliano; a seguire si è tenuta la degustazione di selezioni premium e superpremium della Carpenè-Malvolti. Si è altresì commentato l’andamento vendemmiale particolarmente complesso; la Glera, che sta alla base del Prosecco D.O.C.G., ha infatti risentito in parte delle alte temperature della stagione estiva facendo registrare una diminuzione della resa di produzione nell’ordine del 5% e, in termini temporali, ha visto le uve maturare leggermente in ritardo rispetto alla stagione precedente.
L’inciso sull’andamento della vendemmia in tale contesto, è correlato alla presentazione delle performance sui mercati esteri e soprattutto quelli oltreoceano, dove l’interesse per il vino italiano ed in particolar modo per il Prosecco è crescente.