Masaf, ambasciata e Ice celebrano a New York candidatura della Cucina italiana Unesco
Enrico Derflinghr, due stelle Michelin, tra gli ospiti d’eccezione del Summer Fancy Food che celebra la cucina candidata all’Unesco
Sabato 24 giugno, presso il Gotham Hall di New York, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha partecipato all’evento di presentazione della candidatura della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’umanità.
Domenica 25 giugno, allo Jacob Javits Convention Center di New York è stato inaugurato il Padiglione Italia che è presente al Summer Fancy Food.
Lunedì 26 giugno, presso Union Square, il ministro ha partecipato al ‘Sister Market’, un’iniziativa di gemellaggio tra i mercati contadini di Roma e quelli della rete GrowNYC di New York. L’iniziativa è promossa dalla World Farmers Markets Coalition, con il sostegno di Coldiretti e Campagna Amica, in occasione della Giornata mondiale della biodiversita’ che si è tenuta lo scorso maggio.
Allarme di Coldiretti e Filiera Italia: taroccati 6 prodotti made in Italy su 7
Sale a 120 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo con gli Stati Uniti che si classificano come il Paese dove le produzioni tricolore taroccate registrano i più elevati fatturati. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti e Filiera Italia in occasione del più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari, il Summer Fancy Food 2023 a New York City presso il Javits Center dove è stata inaugurata la prima esposizione del Made in Italy tarocco a tavola con le più grottesche imitazioni delle specialità nazionali scovate negli Usa che tolgono spazio e valore sui mercati ai veri prodotti tricolori.
Gli Stati Uniti sono il Paese che detiene saldamente la leadership produttiva del falso Made in Italy con il fenomeno delle imitazioni di cibo tricolore che è arrivato a rappresentare oltre 40 miliardi di euro. In pratica solo un prodotto agroalimentare che richiama l’Italia su sette venduti negli States arriva realmente dal Belpaese con le esportazioni che sono state pari a 6,6 miliardi nel 2022. secondo Coldiretti e Filiera Italia. Basti pensare che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – sono in realtà realizzati in Wisconsin, California e New York, dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola, dalla mozzarella fino al Provolone.
La produzione di imitazioni dei formaggi italiani – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia– nel 2022 ha raggiunto negli Usa il quantitativo record di oltre 2,7 miliardi di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani come Cheddar, Colby, Monterrey e Jack che è risultata nello stesso anno pari a 2,5 milioni di chili. Il problema riguarda però tutte le categorie merceologiche come l’olio Pompeian made in Usa, i salumi più prestigiosi, dalle imitazioni del Parma e del San Daniele alla mortadella Bologna o al salame Milano venduto in tutti gli Stati Uniti dove è possibile acquistare anche il Pompeian Olive Oil che non ha alcun legame con l’antica città campana. Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. Tra i salumi sono clonati i più prestigiosi, dal Prosciutto di Parma al San Daniele, ma anche le conserve come il pomodoro San Marzano.
Ma l’industria del falso Made in Italy a tavola è diventato un problema planetario con il risultato che per colpa del cosiddetto “italian sounding” nel mondo – stimano Coldiretti Filiera Italia – oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati secondo Coldiretti e Filiera Italia ci sono i formaggi partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali. Un fenomeno diffuso soprattutto nel Sudamerica dove peraltro rischia di essere ulteriormente spinto dall’accordo di libero scambio Mercosur che obbliga di fatto Parmigiano e Grana a convivere per sempre con le “brutte copie” sui mercati locali, dal Parmesan al Parmesano, dal Parmesao al Reggianito fino al Grana.
La campagna per la candidatura della Cucina Italiana Unesco
Riconosciuta in tutto il mondo, sostenibile e rispettosa della biodiversità, salutare, prelibata, fatta di alimenti eccellenti per qualità e sicurezza. Oggi la cucina italiana è ufficialmente candidata a essere iscritta nella lista UNESCO dei patrimoni culturali immateriali. Leggere su Gustoh24
Un riconoscimento che prevederà un percorso durante il quale il Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare (MASAF) e l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti, con il supporto di ICE Agenzia, hanno deciso di identificare nel Summer Fancy Food un’occasione per dare valore a questa candidatura.
Definita come “un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano”, la cucina italiana e il dossier di candidatura saranno i protagonisti del Summer Fancy food, uno degli eventi internazionali più importanti del settore e dell’evento organizzato da ICE Agenzia al Gotham Hall di Brodway nella serata di sabato 24 giugno. La serata vedrà la presenza di un pubblico di 150 personalità provenienti dall’Italia, dagli Stati Uniti e dal resto del mondo, alla presenza di istituzioni, imprenditori e alcuni brand rappresentanti del Made in Italy. Alla serata evento saranno presenti Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Mariangela Zappia, Ambasciatrice dell’Italia negli Stati Uniti e Matteo Zoppas, Presidente di ICE.
Chef d’eccezione si alterneranno alla preparazione del Menù per la serata come Enrico Derflingher, due stelle Michelin, una lunga esperienza alla Casa Bianca e Buckingham Palace, celebre per aver ideato il risotto ‘Regina Vittoria’, il più amato della Regina Elisabetta, preparato con i gamberi rossi. Nell’antipasto di finger food troverà spazio anche la Piadina romagnola, piatto della tradizione emiliana e della sua terra colpita nei mesi scorsi da una terribile alluvione per la quale verrà annunciata un’iniziativa solidale.
Sarà Alessandro Borghese, chef rinomato e uno dei volti più noti della televisione italiana, capace di diffondere la cultura della cucina italiana in tutto il Paese, a preparare il primo piatto: pasta e patate. Gianni Tarabini, lo chef valtellinese che con il suo agriturismo Le Présef ha conquistato per primo la stella Michelin, insieme a Derflingher si occuperà del secondo piatto. Infine, dalla maestria dello chef veneto Andrea Zanin, due stelle Michelin e punto di riferimento della cucina italiana in America, nascerà il dessert, un tiramisù preparato secondo la ricetta della tradizione e noto in tutto il mondo. Un dolce amatissimo, tanto rinomato, quanto conteso dal punto di vista delle sue origini. Piatti sopraffini, preparati nel rispetto della biodiversità.
Nel corso della serata verrà consegnata da parte del MASAF a Fabrizio Facchini, componente del Cda dell’associazione italiana Chef di New York e ai ristoratori presenti una targa da esporre presso la propria attività recante la scritta “Io amo la cucina italiana candidata a Patrimonio Unesco”. L’iniziativa ministeriale si inserisce nell’ambito delle attività di candidatura della cucina italiana che verrà decretata entro il 2025.
Spazio anche alla solidarietà con i cuochi contadini di Campagna Amica che prepareranno la piadina simbolo della Romagna alluvionata a sostegno della quale sarà presentata anche la raccolta fondi della National Italian American Foundation (Niaf) dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dall’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e dal Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli.
Francesco Lollobrigida, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha dichiarato: «Il Governo Meloni è al lavoro per rafforzare la presenza del marchio Italia nei mercati esteri, dialogando e coinvolgendo tutti gli attori della filiera agroalimentare. Eventi come questo sono la strada da percorrere per valorizzare le nostre eccellenze, appuntamenti dove le nostre aziende hanno la possibilità di aprirsi al mondo e di far conoscere la qualità che contraddistingue la nostra Nazione. La domanda di made in Italy continua ad aumentare e solo facendo sistema saremo in grado di rispondere alle sfide, presenti e future, dell’internazionalizzazione.».
Mariangela Zappia, Ambasciatrice dell’Italia negli Stati Uniti, dice: «La cucina italiana, insieme alla moda, al design e alle eccellenze più innovative del Made in Italy, è già amatissima negli Stati Uniti. La candidatura all’inserimento nel patrimonio immateriale dell’umanità contribuisce ad accrescere, nel pubblico americano, la consapevolezza che la cucina italiana non esprime solo il meglio in termini di gusto ma è un tassello fondamentale di un patrimonio culturale ineguagliabile, parte di una tradizione millenaria e allo stesso tempo dimostrazione di innovazione e sostenibilità.».
Matteo Zoppas, Presidente di ICE, ha dichiarato: «La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO, si legittima con la sua unicità e la sua capacità di rispondere ai temi della biodiversità e ai valori della sostenibilità diventati oggi punti essenziali per la salvaguardia del Pianeta. Con la sua originalità nello sviluppo di tecniche di cottura diversificate e di utilizzazione degli ingredienti ha saputo integrare largamente i modelli di innumerevoli Paesi del mondo, aspirando giustamente a questo importante riconoscimento. L’Italia con i suoi cuochi, maestri, chefs, ha declinato la cucina italiana in tante forme, generando una forte richiesta dei nostri prodotti tanto negli Stati Uniti quanto nel resto del mondo. Basti pensare che solo nel 2022 le esportazioni di prodotti agroalimentari negli USA sono state di 6,6 miliardi, in crescita del 18,5% rispetto al 2021, 4,5 dei quali derivanti dalla vendita di prodotti alimentari e 2 miliardi derivanti da vino e alcolici. Dalla pasta alla pizza, dal cappuccino al panino, dal risotto al prosciutto, dall’olio all’aceto balsamico, la cucina italiana è diventata sinonimo di adattabilità e di salvaguardia dei prodotti più disparati che il pianeta ci offre. Una biodiversità tutta italiana da preservare e continuare a far conoscere nel mondo, così come ICE continuerà a fare a supporto di un percorso che, ne siamo certi, non potrà che concludersi positivamente».
La Food Valley emiliano-romagnola protagonista
I prodotti Dop e IGp dell’Emilia-Romagna
Con i suoi 44 prodotti Dop e IGP – record italiano ed europeo – l’Emilia-Romagna si colloca al primo posto in Italia per valore alla produzione di 3,11 miliardi euro quasi il 40% del valore nazionale. E che sfiora i 3,6 miliardi considerando anche la produzione vinicola. Sul podio il Parmigiano Reggiano DOP, che rappresenta oltre la metà del valore regionale, il Prosciutto di Parma DOP, l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Per queste DOP e IGP è molto rilevante anche la quota destinata all’esportazione, che rappresenta il 91% per l’insieme degli aceti balsamici DOP e IGP, il 30% per il Parmigiano-Reggiano, per fare solo due esempi. Le imprese regionali agroalimentari aderenti ad almeno una filiera delle 44 DOP-IGP sono 5.834.
Il Parmigiano Reggiano a New York per il Summer Fancy Food Show
Il Consorzio presente con l’ampio stand 2826-2832 nel centro fieristico di New York, situato al Javits Center. Le attività prevedono in primo luogo incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategia e attività 2023. Il commento del Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli (leggere Gustoh24)
Parma Alimentare a New York per Summer Fancy Food Show
A commentare questa nuova missione business targata Parma Alimentare è l’Executive Manager Alessandra Foppiano: «Gli Stati Uniti sono il terzo Paese in ordine d’importanza per l’export alimentare di Parma e il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari….Ci saranno sei aziende: Delicius Rizzoli, Devodier Prosciutti, Fratelli Galloni, Ruliano, San Nicola Prosciuttificio del Sole, Zarotti (leggere su Gustoh24)
La Puglia del buon cibo in vetrina a New York
Il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia – ha organizzato la partecipazione di dieci aziende pugliesi.
Nel 2022, 104 milioni l’export Puglia verso gli USA, + 30% rispetto al 2021. Il Paese è il primo mercato di sbocco per la Puglia di pasta e prodotti da forno.
Le aziende che partecipano con Unioncamere e Regione Puglia al 67esimo Fancy Food sono: TERRE DI PUGLIA di Nicola Visaggio; SAN DOMENICO snc di Filippo Mancino; OLIO LAMANTEA; TRENTIN SOCIETA’ AGRICOLA SRL; ROSSOGARGANO SCAPA; PASTIFICIO RISCOSSA – F.lli Mastromauro SPA; DAMIANO SPINA SRL; NICOLA PANTALEO; ALEMA SRL.
Fiasconaro fra i protagonisti con la Collezione 70° Anniversario
“Il nostro legame con questa manifestazione ha radici profonde perché il nostro esordio internazionale parte proprio da qui”, ricorda con emozione il Maestro Nicola Fiasconaro, che aggiunge: “Il grande merito di questa fiera è stato quello di fare esplodere il fenomeno del panettone artigianale, ancora poco noto al di fuori dei nostri confini nazionali, e in particolare, la bellezza del comparto agro-alimentare Made in Sicily”.
Dall’incontro fra Panettone e Pandoro nasce il Montenero
Il Summer Fancy Food sarà il palcoscenico d’eccezione per presentare al mercato americano la Collezione 70° Anniversario, che racchiude alcuni dei lievitati da ricorrenza di punta di Fiasconaro che saranno incartati con un pack dedicato alla collezione.