Si comincia, e non poteva che essere così, con cappello, grembiule da chef e le ricette tradizionali delle tre città creative della Gastronomia Unesco, Alba, Bergamo Parma.
Così sono apparsi su Instagram il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il sindaco di Alba Carlo Bo e Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, nella foto scattata dalla moglie del sindaco di Bergamo, Cristina Parodi. I tre sindaci stanno infatti lavorando da tempo alla creazione di un distretto enogastronomico con l’obiettivo di mettere in cantiere politiche comuni di valorizzazione e promozione dei rispettivi territori.
Le tre amministrazioni ufficializzeranno la nascita del “Distretto Gastronomico UCCN Italiano” il prossimo 21 ottobre a Bergamo, vigilia dell’incontro del Network internazionale delle Città Creative dell’UNESCO, che si terrà proprio nel capoluogo della Città dei Mille, il 22 ottobre.
Ma torniamo all’incontro goloso….delle tre città.
Sabato 18 e domenica 19 settembre è stata la città di Alba ad organizzare la due giorni dedicata alla preparazione del futuro “Distretto” ma nel contempo i Sindaci Gori, Bo e Pizzarotti si sono prestati anche a un lavoro di “alta cucina”, il cui fil ruoge è stata la pasta fresca, interpretata dagli chef delle tre città con un mix di tradizione e innovazione. Uno show cooking condotto da tre chef in rappresentanza di Alba, Bergamo e Parma.
I ravioli al plin, nella ricetta dei grandi Lidia e Guido Alciati, sono stati proposti dalla città di Alba e realizzati dalla chef Marta Pavera, responsabile del pastificio di Guidoristorante di Serralunga d’Alba. Bergamo ha presentato i propri casoncelli, preparati chef del ristorante dell’hotel Winter Garden Luca Forlani. Parma ha visto Enrico Bergonzi, del consorzio di “Parma Quality Restaurants” e chef patron del ristorante Al Vèdel di Colorno, impegnato nella preparazione dei tortelli alle erbette.
E in questo goloso appuntamento anche i sindaci hanno fatto la loro parte cimentantosi in cucina con i piatti della tradizione delle rispettive città.
Ma il lavoro vero e proprio comincia ora, per prima cosa creare un brand unitario pur nella diversità, poi lavorare per l’apertura alla collaborazione con altri territori e città italiane che ne condividano l’impostazione e infine cominciare a promuovere insieme i prodotti dei propri territori in Italia e all’estero.
Il Distretto dovrà servire infatti per presentare i territori coinvolti in modo integrato sotto il profilo turistico, culturale ma anche commerciale.
Il network delle Creative Cities
La Rete delle Città Creative dell’Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema).
Le 246 città, nei paesi di tutto il mondo, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e del’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Attualmente in italia le città creative sono:
- 2006 Bologna (musica)
- 2013 Fabriano (artigianato e arte popolare)
- 2015 Roma (cinema)
- 2015 Parma (gastronomia)
- 2016 Torino (design)
- 2017 Milano (letteratura)
- 2017 Pesaro (musica)
- 2017 Carrara ((artigianato e arte popolare)
- 2017 Alba (gastronomia)
- 2019 Biella (artigianato)
- 2019 Bergamo (gastronomia)