I commenti della soprintendente Maria Luisa Laddago e di Giampietro Comolli, presidente del comitato “Giuseppe Verdi-Il suo tempo e la sua terra”

Il 28 febbraio 2025 lo Stato ha espropriato Villa Verdi, la casa del grande compositore a Villanova Sull’Arda nel Piacentino, chiusa al pubblico da ormai più di due anni. C’è dunque stato ufficialmente il passaggio di proprietà, dagli eredi allo Stato, dopo la firma del decreto che lo sanciva lo scorso 16 dicembre.

Alla consegna delle chiavi erano presenti Maria Luisa Laddago, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza; Luciana Scrivano, dell’Agenzia del Demanio; Romano Freddi, sindaco di Villanova; oltre ai rappresentanti legali di due degli eredi.

Le parole della soprintendente Maria Luisa Laddago

“Oggi è una giornata importante, perché la villa, tramite l’esproprio, passa dal Demanio allo Stato. Abbiamo immediatamente stanziato 370.000 euro di finanziamento per procedere ai primi lavori urgenti. I primi lavori di messa in sicurezza cominceranno molto presto, probabilmente a marzo. Saranno interventi speditivi utili al passaggio ai musei” queste le parole della soprintendente Maria Luisa Laddago.

Il commento di Giampietro Comolli, presidente del comitato “Giuseppe Verdi-Il suo tempo e la sua terra”

“Come comitato “Giuseppe Verdi-Il suo tempo e la sua terra”, composto da 150 aderenti tra piacentini cremonesi genovesi milanesi compreso 2 parenti alla lontana, abbiamo spinto molto –afferma Giampietro Comolli– perché i tempi fossero rispettati e stretti. Ora tutti tutti devono essere contenti! Noi stiamo facendo diverse iniziative “di territorio ampio” collaterale. La sede a Busseto presso bottega Verdi sul corso vis Roma di Alessandra Toscani ( nota art manager) ha raccolto 600 firme di bussetani e stranieri ( anche dal Brasile Messico Venezuela Stati Uniti ..) per salvare dal degrado tutto il patrimonio verdivano sulle sue terre!”.

Gazzetta di Parma 1 marzo 2025

Nonostante l’esproprio, non è stata ancora trovata un’intesa totale sulla somma da corrispondere agli eredi. Dal Ministero dovrebbero arrivare quasi 8 milioni di euro, ma due dei quattro eredi, non sono d’accordo.

“Non siamo soddisfatti in primis dello strumento utilizzato, perché tutti gli eredi inizialmente volevano vendere, ma lo Stato ha deciso di espropriare. Siamo soddisfatti che la villa vada in mano pubblica. L’indennità proposta dallo Stato è eccessivamente bassa. Abbiamo nominato il tecnico di parte, il Ministero nominerà il suo e poi ci sarà l’istanza del presidente del Tribunale di Piacenza per la nomina del terzo tecnico. Il collegio formato da questi tre tecnici stabilirà l’indennità corretta”, così commenta l’avvocato Gianantonio Belli, legale di Angiolo Carrara Verdi.