La Bivongi Doc, una denominazione di origine della regione Calabria, si è presentata a Milano per far scoprire e assaporare il frutto delle viti e il gusto particolare di produzioni giovani e ambiziose
Aveva un obiettivo ben chiaro nel mirino: continuare a brillare nel mercato del vino guadagnando prestigio e apprezzamento nel ruolo di ambasciatori del territorio calabrese nel mondo e conquistare lo spazio che si meritano nelle carte dei vini di alta qualità del capoluogo lombardo.
E lo sprint è stato lanciato con un evento di successo che ha visto i migliori rappresentanti del Bivongi DOC approdare a Milano con i propri vini, lasciando per un giorno i loro terrazzamenti tra vigne e panorami mozzafiato, per una trasferta all’insegna del racconto dei tesori del territorio e, in maniera immediata, le migliori espressioni nel calice delle eccellenze vitivinicole.
“Quello che vogliamo fare è far conoscere, proprio a Milano, questa porzione di Calabria che produce vini di altissima qualità con grande cura”. Le parole di Adele Anna Lavorata, Presidente del Consorzio, illustrano perfettamente i principi che guidano le produzioni di tutti i consorziati. L’evento esclusivo, dedicato ai vini Bivongi DOC, ha attirato l’attenzione di giornalisti di settore e addetti ai lavori ed ha offerto un’esperienza unica di degustazione e approfondimento sui vini di questa rinomata denominazione calabrese, per degustare ottimi vini, ma anche un’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e naturale della Calabria.
Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assaggiare una selezione di vini Bivongi DOC, presentati direttamente dai produttori locali. Ogni vino è stato accompagnato da una descrizione dettagliata delle sue caratteristiche organolettiche e delle tecniche di vinificazione utilizzate. I viticoltori hanno condiviso le storie delle loro aziende, illustrando il legame profondo tra i loro prodotti e il territorio di origine.
Un’esperienza multisensoriale affascinante, un viaggio che coinvolge tutti i sensi e apre le porte a un mondo di profumi, sapori e storie dei vini Bivongi DOC.
I vini rossi, bianchi e rosati hanno mostrato una notevole varietà e complessità, testimoniando la grande capacità di espressione del territorio, dimostrando l’eccellenza dei vini e la dedizione del Consorzio alla promozione e valorizzazione dei suoi prodotti, ma anche un’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e naturale della Calabria. Gli ospiti hanno potuto confrontare le diverse annate e scoprire le caratteristiche uniche di ogni vino, guidati da esperti sommelier che hanno offerto preziosi consigli di degustazione.
Oltre alla degustazione, l’evento ha rappresentato un’importante occasione di networking e scambio di idee tra i partecipanti. I giornalisti di settore hanno avuto l’opportunità di approfondire la loro conoscenza sui vini Bivongi DOC, mentre gli addetti ai lavori hanno potuto instaurare nuove collaborazioni e rafforzare i legami con i produttori calabresi. Questo tipo di incontri è fondamentale per promuovere la visibilità e il riconoscimento dei vini Bivongi DOC a livello nazionale e internazionale.
Uno speciale abbinamento ai piatti di mare e di terra proposti in chiave moderna da Marco Fossati, Chef del ristorante A’Riccione Terrazza12 in piazza San Babila, studiati ad hoc per esaltare al massimo le proprietà organolettiche di questi incredibili prodotti. Un buon vino e un buon cibo sono come due anime gemelle che si incontrano per dare vita a un’esplosione di gusto. L’abbinamento giusto preserva le caratteristiche di entrambi, creando un’armonia di sapori che delizia il palato e conquista i sensi, in un contesto ideale quale A’Riccione Terrazza12, un rooftop versatile e un concetto di cucina contemporanea che occupa il 9 e il 10° piano di Palazzo Boggi, e offre una vista mozzafiato sulla skyline milanese con la maestosa “Madunina” che domina Milan.
Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino Bivongi DOC
I vini appartenenti al Consorzio Bivongi DOC, rappresentato dal presidente Adele Anna Lavorata, si producono sul versante orientale della Catena delle Serre, nella bassa valle del torrente Stilaro i cui territori sono stati la culla della città di Kaulonia nel 700 a C. Si tratta di una zona delineata da colline costiere, dalla catena montuosa e dai diversi fiumi che serpeggiano tra le creste verso il Mar Ionio. I vigneti dove si coltivano le uve dei vini Bivongi DOC si trovano sul lato orientale di queste colline, per lo più tra le pendici più basse e nel raggio di pochi chilometri dal mare.
I filari del mito comprendono un territorio che dalle zone litoranee passa alle superfici terrazzate poste all’interno. Procedendo ancora verso l’interno si incontrano le colline a profilo molto irregolare, che conferiscono al paesaggio un aspetto ondulato. Infine si ritrovano dei gruppi semi montuosi delle zone più interne che sono facilmente riconoscibili per le pendenze più aspre.
È Pazzano, uno dei luoghi del mito dove si produce il vino Bivongi DOC. Un borgo dalle mille bellezze, come il Santuario che sorge sull’eremo, costituito da una piccola e suggestiva chiesetta all’interno di una grotta a picco nella roccia, che oggi è meta di frequenti pellegrinaggi.
Quali sono le caratteristiche del clima in cui nasce il vino Bivongi DOC?
Le uve utilizzate per la produzione del Bivongi DOC godono di un clima particolarmente favorevole (nonostante i cambiamenti climatici e le estati sempre più calde), che beneficia delle influenze positive del mare Jonio e delle sue brezze e, nello stesso tempo, delle buone escursioni termiche tra il giorno e la notte. Un ambiente adeguatamente ventilato e luminoso.
Il Consorzio Bivongi DOC continua a lavorare instancabilmente per promuovere i suoi vini e per assicurare che la qualità dei suoi prodotti sia riconosciuta a livello internazionale ed è sicuro di poter raggiungere nuovi traguardi e consolidare la sua posizione nel mercato del vino di alta qualità.
Istituita nel giugno 1996, è la più giovane DOC della regione. sono disponibili nelle tipologie rosso, bianco e rosato. I rossi e i rosati rappresentano la maggior parte della produzione e provengono da uve Gaglioppo, Greco Nero, Nocera e Calabrese (Nero d’Avola).
I bianchi sono basati invece su uve Greco Bianco, Malvasia Bianca e Ansonica.
Le tipologie rosse comprendono anche un Novello, ottenuto mediante parziale macerazione carbonica delle uve. Per guadagnare la menzione riserva, un Bivongi Rosso DOC deve avere passato almeno due anni di affinamento dei quali almeno sei mesi di maturazione in botte, prima di essere immesso in commercio.
I vini provengono dai vigneti dei comuni di Bivongi, Caulonia, Monasterace, Riace e Stilo, tutti in provincia di Reggio di Calabria. La zona interessata dalla DOC copre anche il comune di Guardavalle poco più a nord, nella provincia di Catanzaro. Geograficamente, questa zona si trova sotto il “piede” dello stivale dell’Italia. La vicinanza del Mediterraneo è importante, in quanto aiuta a moderare il caldo intenso dell’estate dell’estremo sud d’Italia. Inoltre, l’escursione termica giorno-notte provoca in estate brezze mattutine e pomeridiane, che riducono al minimo il rischio di malattie della vite fungina e migliorano ulteriormente l’idoneità del clima per la viticoltura di qualità.
I Vini Bivongi DOC
Il vino nasce negli anni ’90 ma è un vino prodotto da sempre proprio perché siamo nella culla della Magna Grecia e la denominazione comprende 10 comuni e ha il nome di Bivongi perché una volta i Maestri della viticoltura si incontravano a Bivongi per parlare del vino. Un litorale di 25 chilometri che si estende nell’entroterra e dà un’espressione assolutamente autentica di quello che è il proprio territorio, un meraviglioso mosaico composto da elementi naturali unici di grande bellezza.
Il vino DOC di Bivongi possiede il primato di essere l’unico DOC della provincia di Reggio Calabria. Si spazia dai vini Bianchi, Rosati, Rossi e Passiti.
Tutti i vini bianchi assaggiati hanno in comune aromi floreali e fruttati e una bella pulizia e freschezza in bocca, risultano fini e piacevoli. Hanno sorpreso proprio per questo fatto, per non essere opulenti all’assaggio. Complessivamente sono vini da aperitivo o da piatti delicati di mare o di terra e primi piatti leggeri.
I vini rosati seguono le note già trovate nei bianchi ma con qualche profumi che inizia a virare verso le note dei vini rossi e quindi possono essere abbinati anche a piatti più complessi o a carni bianche.
I vini rossi hanno certamente una struttura diversa e le riserve addirittura tendono a note di confettura e sono quindi ottimi per piatti molto strutturati, sia piccanti che speziati o abbinati a carni molto saporite come agnello o cacciagione.
I vini passiti, il rosso ottimo in abbinamento con dolci al cioccolato anche se il vino non è particolarmente dolce. Nel bianco invece la dolcezza è molto importante ma le intense note agrumate in particolare di cedro e poi di albicocche disidratate lo rendono molto piacevole anche con dolci al cucchiaio.
Bivongi Doc, lungo i filari del mito
Lungo i filari del Mito”. Lo “slogan” utilizzato dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino Doc Bivongi sintetizza appieno il nuovo progetto. Tante tappe e altrettante vigne da scoprire insieme a produttori e passionali. Per il vino e per il luogo.
Lungo i filari del mito, ogni grappolo racconta una storia fatta di tradizione, sudore e amore per la terra. Ecco cosa significa vendemmia per i viticoltori del vino Bivongi DOC!
Le emozioni che questi vini sanno trasmettere insieme, hanno offerto agli ospiti una serata memorabile, ricca di sapori, scoperte e suggestioni sensoriali.