Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 20 comparti
Dal Vigneto Italia nascono opportunità di lavoro per 1,5 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate, dall’enoturismo alla cosmetica fino alle bioenergie.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione del Vinitaly di Verona che si apre a Casa Coldiretti con il convegno con Filiera Italia su “Vino e Salute” alla presenza del Presidente Nazionale Ettore Prandini, del Segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, del Ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro della Salute Orazio Schillaci.
L’esercito del vino prende dunque sempre più consistenza – rileva Coldiretti – spaziando dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, per allargarsi ai settori connessi, di servizio e nell’indotto che si sono estesi negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).
Accanto ai “tradizionali” produttori ed enologi si è sviluppata così una moltitudine di nuove figure professionali, aumentando le opportunità occupazionali soprattutto per i giovani. Ma nelle vigne italiane trovano posto pure lavoratori stranieri ma anche diversamente abili, ragazzi affetti da autismo, detenuti, ed ex tossicodipendenti che hanno trovato tra i filari una chance di integrazione e riscatto.
Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta, infatti, opportunità di lavoro in ben 20 comparti: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie, 19) laboratori di analisi, 20) sostanze enologiche.
Il commento de Ettore Prandini
“Il vino rappresenta un patrimonio del Made in Italy anche dal punto di vista occupazionale che va difeso dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria che ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare, ma si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
È Genova la città scelta per la Convention Nazionale dell’AIS
Appuntamento dal 24 al 26 novembre 2023
Il Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier quest’anno diventa Convention e per la prima volta si apre al pubblico: tre giorni di appuntamenti e dibattiti legati al tema del “Paesaggio”.
La notizia è stata annunciata oggi, domenica 2 aprile, durante Vinitaly allo stand della Regione Liguria. La città di Genova sarà quindi teatro di importanti eventi: tre giorni densi di appuntamenti ed experience enogastronomiche, nei quali si terranno l’assemblea dei soci e una tavola rotonda con la partecipazione di nomi di grande rilievo. I temi legheranno il paesaggio, l’ecosostenibilità e i cambiamenti climatici non solo al mondo della viticoltura e del vino. L’ultimo giorno del Congresso, il 26 novembre 2023, inoltre, si terranno le finali del concorso AIS “Miglior Sommelier d’Italia”.
A Vinitaly è arrivata la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Nella seconda giornata di Vinitaly la premier a brindato alla cucina italiana, candidata a patrimonio dell’Unesco e si è incontrata con gli chef della FIC, tra gli altri Alessandro Circiello, responsabile comunicazione, Rocco Pozzulo, Presidente nazionale FIC, lo stellato Giancarlo Perbellini e tanti altri.
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A Vinitaly la premier Giorgio Meloni incontra gli chef della FIC
Vinitaly 2023 si presenta con 9 ministri e in arrivo la premier Giorgia Meloni
Mentre Cibus di Parma è stata disertata dai ministri del governo quasi tutto il Governo è presente al Salone Internazionale dei vini e distillati aperto a Verona Fiere e chiude il 5 aprile. Dal 2024 nasce un nuovo format dedicato al turismo del vino? Leggere QUI