Presentato a Bruxelles il pacchetto di misure a sostegno del settore. Il commissario europeo all’agricoltura: “Contribuiranno a stabilizzare il mercato”

Bruxelles scende in campo a tutela del settore del vino.

Il Commissario all’Agricoltura Ue, Christophe Hansen oggi a Bruxelles ha presentato il suo “Pacchetto Vino” (qui il testo dettagliato), per sostenere il settore in una fase importante e complessa di transizione verso il futuro.

Maggiore flessibilità negli impianti, mezzi per prevenire le eccedenze, regole di marketing chiare, un maggiore sostegno per diventare più resilienti ai cambiamenti climatici, un’etichettatura armonizzata e un aiuto per promuovere l’enoturismo. Sono tra le misure proposte dalla Commissione europea nel ‘pacchetto Vino‘ per garantire che il settore vitivinicolo europeo rimanga competitivo, resiliente e un motore economico chiave nei decenni a venire. Il settore, viene riferito in una nota, deve affrontare diverse sfide, come il cambiamento delle tendenze dei consumatori, il cambiamento climatico e le incertezze del mercato. La proposta della Commissione introduce misure mirate per aiutare il settore a gestire il proprio potenziale produttivo, ad adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e a sfruttare nuove opportunità. Le misure, viene sottolineato, contribuiranno inoltre a mantenere la vitalità di molte zone rurali che dipendono dall’occupazione nel settore vitivinicolo.

Le proposte del Commissario Christophe Hansen

“L’Ue è leader mondiale nella produzione ed esportazione di Vino. Al di là del peso economico del settore e del know-how dei nostri viticoltori, i vigneti sono parte integrante dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale. Ecco perché presento oggi questo pacchetto di misure, rispondendo direttamente alle richieste del settore e degli Stati membri. Sono convinto che le nostre proposte contribuiranno a stabilizzare il mercato e consentiranno ai produttori di cogliere nuove opportunità e rispondere alle mutevoli aspettative dei consumatori. Mi rivolgo agli Stati membri e il Parlamento europeo ad agire rapidamente in vista dell’adozione e dell’attuazione definitiva di queste misure per alleviare il settore”, dichiara il commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen.

Verso Qr code con simbolo lista ingredienti 

La Commissione europea chiede il potere delegato per modificare le norme sull’etichettatura elettronica del Vino – adottando quindi un Qr Code con un simbolo – per indicare la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali, ottenendo così una identificazione comune a tutta Europa. E’ quanto contenuto nel nuovo pacchetto di misure a sostegno del settore del Vino presentato dalla Commissione europea. L’obiettivo della proposta legislativa di Bruxelles – rivolta a Consiglio e Parlamento – è di ridurre i costi per i produttori e le incertezze legate all’esportazione in altri Paesi europei ma anche di offrire maggior chiarezza ai consumatori, armonizzando le regole sull’etichettatura elettronica. Il nodo, spiega un funzionario della Commissione europea, in questo caso si crea per l’export in Paesi con diciture diverse per cui si rende necessario cambiare l’etichetta con una moltiplicazione dei costi per gli operatori e incertezza anche per l’import. Inoltre, con l’introduzione del simbolo invece della dicitura a parole, si eviterebbe anche la traduzione perché sarebbe appunto comunque a tutti i 27 Stati membri.

COLDIRETTI/FILIERA ITALIA: bene Qr Code sul vino ma……

La scelta del Qr code sulle bottiglie del vino va nella direzione già intrapresa da Coldiretti, che lo scorso anno ha lanciato un apposito servizio digitale per sostenere le aziende nell’impegno di assicurare trasparenza in etichetta, così come l’indirizzo verso una maggiore flessibilità che deve però valere a 360 gradi. E’ il primo commento di Coldiretti e Filiera Italia in merito al pacchetto presentato dalla Commissione Ue che segue le raccomandazioni del Gruppo di alto livello vino dello scorso dicembre.

La soluzione del Qr code per armonizzare il mercato vinicolo e garantire le informazioni necessarie ai consumatori va indubbiamente a facilitare il lavoro delle imprese. Coldiretti ha già predisposto un apposito servizio, “+info”, per supportare al meglio le aziende vitivinicole. Grazie a un Qr Code stampato sull’etichetta cartacea, chi acquista può accedere a una pagina web che raccoglie tutte le informazioni necessarie, rendendo l’etichetta più snella e completa, dalle informazioni nutrizionali e indicazioni per lo smaltimento degli imballaggi fino al collegamento al sito web della cantina.

Positiva anche la volontà della Commissione di garantire flessibilità, la quale va comunque estesa a 360 gradi. Serve meno burocrazia su tutte le misure Ocm, dagli investimenti alla promozione. Al tempo stesso va fatta chiarezza sul tema dei dealcolati e degli ingredienti in essi utilizzabili, per evitare di confondere i consumatori nel momento in cui si vuole assicurare piena trasparenza.

 “Il vino è un prodotto che vanta una tradizione millenaria e che, se consumato moderatamente, può portare numerosi benefici per la salute, come affermano numerosi studi scientifici. Appare dunque assurda ogni proposta di mettere avvertenze allarmistiche in etichetta” sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

 “E’ di vitale importanza evitare scelte schizofreniche – aggiunge Luigi Scordamaglia Amministratore Delegato di Filiera Italia -, scongiurando il rischio che la dichiarata volontà della Commissione di sostenere il comparto vitivinicolo, in un momento peraltro complesso a causa della minaccia dei dazi americani, venga smentita da iniziative che andrebbero a penalizzarlo, come l’ipotesi di apporre sulle bottiglie etichette allarmistiche”.

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